piccolo sasso

dialogo con un sasso

tempo fa mettendo a posto in casa
scoprii una serie di sassolini che avevo raccolto
in ogni dove ero andato (in vacanza)
così mi venne da scriverci qualcosa...


Piccolo sasso

Piccolo sasso in mezzo al sentiero
ostacoli il passo al mondo intero
sei il fastidio dentro la scarpa
un peso per tutti
sei grigio, nero o bianco
di colori non ne sai tanto!
preso a calci da grandi e piccini
rompi vetri a pezzettini
sei duro, immobile a volte tagliente
non piaci a tanta gente
che senso hai
o piccolo sasso?

"sono solo un piccolo sasso
ci sono da tanto - da prima di tutto
nello stagno primordiale
ho affondato il mio corpo
risvegliando l'essenza dormiente
creando onde di vita
e adesso
eccomi qui immobile nel tempo
ad indicare a chi passa - come a dire: - guardami!
son fermo non ti puoi sbagliare
adesso sai dove stai per andare
a destra, sinistra, avanti oppure indietro
cammini o corri?- con me lo sai.
Mettimi insieme ai miei fratelli
uno sopra l'altro e tutti insieme
saremo la tua casa calda e accogliente.
Lancia le mie sorelle snelle, sull'acqua a rimbalzare
uno, due, tre....tante volte... così tutti a divertire
però ricordati!
ti ho dato tutto
la vita e la morte
gioia, dolore
il cuore e anche il pensiero
un mondo a colori
e sono rimasto solo
senz'anima e amore
ma posso farne anche senza
mi rimane la vostra indifferenza
perché, lo vedete?
io per voi sono solo e nientaltro
che un piccolo sasso"

pensato da ettore

La metrica usata, abbastanza frammentata ed incostante, acquista un certo valore contestualizzata alla poesia. E' un dialogo in rima con un sasso...o magari con una parte immobile di te stesso, che ognuno di noi porta dentro ed in questo dibattito è forse d'obbligo un certo fervore nei versi che dona spessore anche se ogni tanto appesantisce l'orecchio. Mi piace il concetto, bella