casum72
00giovedì 2 gennaio 2014 10:34
Ancora una notte densa di nebbia
pesa sulle scarpe il crepitio del gelo
ogni orma é rappresa come un'istantanea
in un sentiero argentato e fatato senza tempo
Quel fango che resta tra pozze rase di pioggia
é una virgola tra due emozioni contrarie
dove manca il tempo i poli opposti si respingono
e non serve la gioia se non si sente il dolore
L'elettricità è assente c'è solo la forza del muscolo
Che apre il solco con la vanga
Sarà stato il vino in eccesso o la colazione corretta
Perche' canta il contadino con un' insolita foga
E riempie il suo canto la valle annoiata
È passato anche il treno a sorprendere la monotonia
con uno sbuffo di fumo bianco e un fischio stridulo
Poi tutto è tornato come prima con il rumore del fiume
Il sordo ritmo della vanga e il canto vigoroso della follia.
lucimaest
00giovedì 2 gennaio 2014 21:33
ecco l'incanto della poesia, rivivere emozioni, bravissimo, piaciuta,
Lucimaest
gloria56
00mercoledì 8 gennaio 2014 14:10
Ci regali immagini antiche
molto apprezzate.Grazie
Il Cantore
00mercoledì 8 gennaio 2014 17:42
Poesia ricca di emozioni. Bravo!
(Bog)
00mercoledì 8 gennaio 2014 22:53
Immagini evocative e di effetto.
Complimenti.
Francesco