GianMariaSantonicola
00giovedì 10 giugno 2010 14:34
La parola
È la cosa più potente che l'uomo possiede:decide,scatena,stravolge,armonizza.
Due o tre parole possono tutto,tant'è vero che un "sì" o un "no" sono arbitri della nostra vita.
Solo la memoria le può cancellare,infatti se non stessi scrivendo parole diverrebbero Pensieri.
I Pensieri non possono nulla,anzi creano frustrazioni,illusioni,meccaniche controverse che a poco servono.
Perché non vivere di Parole,io ho bisogno di Parole,che mi facciano stare bene e mi riportino alla realtà.I Pensieri ti trascinano dove non puoi nulla e spesso ti abbandonano inaspettatamente.
Cobite
00giovedì 10 giugno 2010 15:23

Non sono d'accordo con te.

Secondo me le parole a caso non servono a nulla.

Per comunicare i pensieri non sono indispensabili le parole, basterebbero i gesti, ma questi non avrebbero la precisione e le possibilità delle parole.
La parola, quindi serve a qualcosa solo quando serve a comunicare in modo logico e preciso i pensieri.
Anche i gesti a volte si possono trasformare in parole per comunicare meglio.
Ciao [SM=x142897]

Giancarlo
Rainbow_cutter
00mercoledì 16 giugno 2010 11:40
:)
Interessante... Io non sono d'accordo con te Cobite. Non è vero che le parole a caso non servono a niente. Principalmente perché anche ciò che appare casuale risponde ad un ordine preciso e anche il caos può essere altamente strutturato. Ci sono autori che parlano di stream of counsciousness... E penso all'Ulisse di James Joyce (che pure non mi piace)... Mai giocato alle associazioni libere? Nella mente umana niente è casuale. Per quanto riguarda le parole, Freud diceva che esse hanno un potere taumaturgico e io ci credo. Sono d'accordo con GianMaria sul fatto che siano più utili le parole dei pensieri. Le parole servono per uscire dal solipsismo della nostra mente e sono belle quando non riflettono l'illusione che abbiamo della nostra identità, sono belle quando riesco a vedere riflessa la mia parola negli occhi del mio interlocutore, che me la restituisce indietro deviata di traiettoria, ricca di nuovi sensi e significati. Più sublime della parola forse è l'azione. Ma io penso che le azioni siano contemporaneamente parole e pensieri, mentre i pensieri non sono mai azioni.
gaetano iodice
00venerdì 18 giugno 2010 13:32
Io non sono d'accordo cn gianmaria..
la parola scaturisce dal pensiero, è la sua rappresentazione.
il pensiero è fondamentale,e per quanto ci si possa sforzare,anche utilizzando il meccanismo dello stream of consciuosness,non si potrà mai rendere perfettamente la complessità e la forza mente umana! comunque diceva il sommo dante"trasumanar per verba non si poria"!
e inoltre i pensieri non ti trascinano nella frustrazione, al massimo lo fa la parola con la sua concretezza e la sua feroce realtà
Cobite
00venerdì 18 giugno 2010 15:41
"Non è vero che le parole a caso non servono a niente. Principalmente perché anche ciò che appare casuale risponde ad un ordine preciso e anche il caos può essere altamente strutturato." (Rainbow_cutter)


Per quanto penso io qui sono presenti delle evidenti e forti contraddizioni in termini.

Ciò che appare non è detto che sia. Ciò che è, invece , è per definizione.

Le parole che appaiono a caso possono avere una logica non spigata di primo acchito, ma non è detto che logica abbiano.
Questo non toglie che le parole che sono esposte a caso, dato la loro casualità, siano inutili.

Il caos non ha alcun ordine precostituito per definizione
Ciò che appare caos a qualcuno che non ci arriva non è detto che sia caos per chi l'ha strutturato o per chi è attrezzato per arrivarci (pensiamo ai codici), ma questo non è caos per definizione.
Il caos non ha codici e resta caos senza appello.

Un caos di parole non ha nessun ordine, ne' di senso, ne' musicale, nessun significato e non comunica.

Quindi: ciò che può comunicare senso o emotività non sono parole a caso, anche se a livello immediato o cosciente non ne percepiamo subito la logica.

Buona serata.

Giancarlo

GianMariaSantonicola
00venerdì 18 giugno 2010 17:48
ci tenevo a precisare il messaggio che volevo esprimere attraverso il mio pensiero:
le parole per me rappresentano concretezza rispetto ai pensieri,quante volte una persona pensa molte cose ma raramente le dice.Spesso mi chiudo in me stesso e mi perdo nei miei pensieri e costruisco castelli in aria,mi piacerebbe essere una persona più concreta, da qui il mio bisogno di parole,prendere i miei pensieri e magari farci finalmente qualcosa.
Probabilmente più che le parole i fatti rappresenterebbero concretezza,ma per me già aver scritto quello che pensavo mi ha aiutato.
[SM=g27811]

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