delle poesie d'amore

Supperman
00giovedì 25 settembre 2003 20:10
Anzitutto ringrazio per i complimenti che molto immodestamente accetto, poiché, assieme a questo splendido forum che ho trovato per caso, rinnovano in me l'amore per la poesia, sopito da tempo.
Infatti, io mi occupo di contabilità in un ufficio, e questa attività, incoraggiando il controllo, il raziocinio e il calcolo, mi ha inaridito la fonte da cui sgorgavano un tempo le mie liriche sicuramente mediocri, ma cariche per me di emozioni.

[SM=x142879]

Ma non voglio tediarvi oltre [SM=x142865] e vengo al punto:
Le poesie d'amore che ho riportato nel forum di recente, le ho scritte molti anni fa.
Un bel giorno lessi per caso una poesia di Diego Grieco, poeta napoletano del novecento morto ad appena vent'anni. Quella poesia, che per me, nella sua semplicità è una delle poesie d'amore + belle mai scritte, mi illuminò facendomi cambiare radicalmente il modo di pensare (e dunque di scrivere) le poesie d'amore.

La poesia era questa:

NON VUOI LEGGERE LE MIE POESIE D'AMORE
PERCHE' PARLANO DI MORTE E DI MISERIA.
NON INVOCANO, I FREDDI VERSI MIEI
LANGUIDI BACI DALLE CALDE BOCCHE.
E TU NON LE VUOI, QUESTE SCIOCCHE PAROLE D'AMORE
CHE NON PARLANO DI CIELI AZZURRI,
DI BIONDI CAPELLI BACIATI DA UN VENTO INSINCERO.
MA IO T'AMO QUANDO SENTO IL DOLORE DEL MONDO,
E HO VOGLIA DI DIRTELO.
IO T'AMO QUANDO IL POVERO TENDE LA MANO,
E HO VOGLIA DI DIRTELO.
IO T'AMO QUANDO IL TEMPO MI RIEMPIE I CAPELLI DI BIANCO,
E HO VOGLIA DI DIRTELO.
IO T'AMO QUANDO SENTO LA MORTE NELL'ARIA,
E HO VOGLIA DI DIRTELO.

Com'è più bella (in poesia, naturalmente!!) la morte della vita, l'autunno della primavera, la tristezza della felicità...
Che dite?

[SM=x142887] GIGI (Supperman)

P.S. - (a mia moglie) "Auguri, per il nostro anniversario!" [SM=x142909]

Cobite
00giovedì 25 settembre 2003 21:51
Augurissimi moglie di Supperman!!!


[SM=x142887] [SM=x142875] [SM=x142887] [SM=x142875] [SM=x142887] [SM=x142875]


Evviva !!!! [SM=x142872]

([SM=x142849] a me piace la primavera, l'estate, l'autunno, l'inverno, la vita e quando arriva anche la morte. Non mi piace l'inutile dolore sia naturale che artificiale e non lo cerco. Ma questo sono solo io ...)

Un sorrisone e auguri a te Supperman [SM=x142848]

Giancarlo cobite

Supperman
00giovedì 25 settembre 2003 23:58
Grazie di cuore, Giancarlo! [SM=x142897]

Io e mia moglie abbiamo [SM=x142848] alla tua salute.

Ora sarà il caso di andare a [SM=x142866], poichè domani dobbiamo [SM=x142883] .

A presto! [SM=x142892]
danzandosottolaluna
00lunedì 29 settembre 2003 11:30

La poesia è bellissima, quello che tu scrivi non è da meno...
e l'amore che porti a tua moglie è avvolgente e coinvolgente...
da me gli auguri più commossi
W la Poesia!!![SM=x142868]



ariadipoesia
00lunedì 29 settembre 2003 17:24
piacere di leggerti

è la tua prima poesia che leggo. una poesia dolcissima con un retogusto amaro dovuto allo scorrere del tempo che rende il modo di percepire la vita nei suoi aspetti molteplici, per cui non più solo il quotidiano, il sogno, ma la consapevolezza che l'esserci è solo uno stato temporaneo. bella davvero bella.

p:s: auguri e saluti alla tua sposa.[SM=x142892]
Supperman
00lunedì 29 settembre 2003 19:48
(Troppo gentile!!)
Carissima Angela, la poesia che hai letto non l'ho scritta io (magari sapessi scriverne di così belle!) ma, come puoi leggere nel mio intervento, di un poeta che si chiamava Diego Grieco, morto a soli vent'anni. Probabilmente egli sapeva di dover morire, e questo presagio funesto adagia tra le strofe un velo di struggente, bellissima malinconia. [SM=x142825]

Grazie mille a te e agli altri amici degli auguri! [SM=x142875]

Carissimi saluti

GIGI

ceo1
00martedì 30 settembre 2003 10:19
MA E' L'INNO DELL'AMORE........!
Grazie caro Gigi,
ed auguri a te ed alla tua Signora per il vostro anniversario d'amore che è tangibile come sia vissuto,in comunione d'affetti ed in delicate attese, giorno dopo giorno.La mia riconoscenza,per i versi del Grieco,che non conoscevo,ti giunga totale e spero gradita.I versi di quel ragazzo sono l'anima stessa dell'amore, la sua essenza, il seme della vita stessa.Quei t'amo e voglio dirtelo " Quando il povero tende la mano","Quando sento il dolore del mondo","Quando sento la morte nell'aria" sono proprio l'inno dell'amore vero che non tollera infingimenti,falsità,frasi del momento,ma che è fortemente radicato nell'anima nobile dell'autore che,seppur giovane ed immaturamente predestinato alla morte,coglie la purezza del sentimento scoprendone le radici.L'amore non è moda, nè la tensione di un momento,nè capriccio da soddisfare sul palco della vanità o della lussuria,ma accettazione sofferta ed incondizionta del grido degli indifesi,dei derelitti,dei deboli,
degli umili:tutto il resto è,ahimè,molto spesso finzione!

Un caldo fraterno abbraccio
vincenzo
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