come Penelope

fiordineve
00martedì 7 giugno 2005 03:21




COME PENELOPE

La donna piange
lo sposo lontano
perduto nel suo mondo
che non conosce,
viaggio che dura
da troppo tempo
tornare non vuole
ma lei
accanto alla finestra
attende paziente.

Che servono
oro e diamanti
se il cuore
trafitto da pugnali
lacera la carne?
Il viso del suo
amato
quasi sbiadito
dal tempo,
uomo senza ritorno,
sempre battaglie
da combattere
e sirene da ascoltare,
a casa lei attende
la fretta di tornare
manca
lei è lì,

sicuro del suo amore
vagabonda in
cerca di sensazioni
che creino stimoli diversi
ed emozioni immense.

Ma la donna è stanca
ed il ritorno amaro...
lei se n'è andata
portandosi via
tutto l'amore
che lui credeva eterno.
]





FIORE-----MARIA ANTONIETTA
Venite a me, voi tutti che siete affaticati e oppressi, e io vi darò riposo. Gesù.

[Modificato da fiordineve 07/06/2005 3.23]

iduegabbiani
00martedì 7 giugno 2005 10:48



versi che ben descrivono la sofferenza di un amore andato, diviso da incomprensioni eppur sempre vivo nel ricordo.





Cobite
00martedì 7 giugno 2005 11:02

La leggenda dice che Ulisse tornò, fecce una strage, e di li a poco ripartì. Che servì la fedeltà di Penelope?

E' un gran triste finale, ma troppe volte il lupo (di mare .. in questo caso) perde il pelo ma non il vizietto.

Allora ecco un diverso finale... e ben fa Pnelope prendere il suo ricamo e farne un lenzuolo bello e finito.[SM=g27811]

Un applauso


[SM=x142892]

[SM=x142838] Giancarlo cobite



Lorymcneel
00martedì 7 giugno 2005 13:52
tristissima assonanza.
Lory
debona
00martedì 7 giugno 2005 14:05
Che dire a Penelope
che gia' non sa!
E' sempre lei alla
fine a decidere
e anche se rinuncera'
all'attesa continuera'
ad amare il suo Ulisse![SM=x142922]
fiordineve
00giovedì 9 giugno 2005 01:10


Avrà sprecato un amore
inaridito il cuore
nell'attesa
il volto segnato
da rughe profonde
che minano
la giovinezza passata
che non tornerà mai
il corpo sterile
le ricorderà
quanto abbia perso.
Mirtlee
00sabato 11 giugno 2005 09:39
(...)
siamo poeti fatti di vesti pesanti e intime calure di bosco,
siamo contadini che portano la terra a Venere (...)A. Merini

e Venere raccoglie silente da queste nostre braccia che silenti godono solo d'un suo sguardo, chino, timido e sfuggente...e di nuovo a lavorare, per la gloria di sè? del proprio fardello? per quell'umile terra...che forse sì è la vera ragion di vivre..terra, con i piedi nella terra...

Bon journ Bellès

Mirtle
fiordineve
00domenica 12 giugno 2005 00:23


Scusa Mirtlee, ma non ho capito cosa volessi dire.[SM=x142904] [SM=x142905]

Bonne nuit à toi.[SM=x142866] [SM=x142887]
arlette
00domenica 12 giugno 2005 00:46
una fetta biscottata alla marmellata è questa poesia...[SM=x142922]
~°Warrior°~
00domenica 12 giugno 2005 00:53
Il Messaggio è stato ritenuto non adatto e quindi censurato dai moderatori.
Mirtlee
00lunedì 13 giugno 2005 20:11
Un buon giorno in fiore,
Neve,seguivo i pensieri che la mia mente proiettava dietro le tue parole, dietro una porta, dietro le mani, che nascoindono un volto:
silente nel suo suo sguardo sfuggente, chino il capo su una ragione irrazionale, peso di una domanda mal posta.
Così, con i piedi pari per terra, in quelle scarpe che conoscon già la strada, su ciò che conta sotto i nostri piedi, che ormai un pensiero cadente ci fa chinare a raccoglierlo...come quando i bicchieri cadono, si frangono e tutti gli specchi si spargono sul pavimento...meraviglioso guardarli, tra i suoi giochi di luce...e ancora, tutti giù per terra.
Terra, come le cose semplici, quelle che serviamo in dono quelle speciali che sappiamo d'essere...

meravigliose Donne...

Bon soire Fiordineve

Mir
giangi53
00lunedì 13 giugno 2005 21:08
Un abbraccio Grazie -gian-
fiordineve
00mercoledì 15 giugno 2005 00:30


Grazie per la spiegazione, ma chérie, maintenant je comprendre.[SM=x142861]

A bientot...[SM=x142887] [SM=x142824]
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