attimo

Sono ciò che vedo
che sento
che provo
Senza corpo
Senza peso
Sono ovunque
In ogni istante
Nell’attimo
In cui sorridi.

Bravo Marco, bella scrittura e belle sensazioni, forse per trovare
il pelo si poteva evitare qualche ripetizione ma è giusto un pelo.

Ciao Pino

grazie mille

garofano

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Bravo Marco, bella scrittura e belle sensazioni, forse per trovare
il pelo si poteva evitare qualche ripetizione ma è giusto un pelo.

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Si, sono d'accordo, qualche ripetizione c' è: altre possiamo considerarle delle anafore? "che...che..." "senza...senza", volute dall'autore? Poteva evitare, ma è solo un parere personale, "In...in".
Invece avrei diviso il tutto in due minuscole strofe inizianti con "Sono".
Mi chiedo: perché il quarto verso e i seguenti iniziano con la maiuscola? Non riesco a darmi una spiegazione.



Laura.

Mi sento parte del tutto
Nullità
In confronto al tutto
Enorme piccola parte
Di infinito
Sono
Ciò che vedo
Che sento
Che provo
Senza corpo
Senza peso
Sono
Ovunque
Per sempre
Nell’attimo
In cui sorridi.

questa è la prima stesura, che ho poi modificato. le ripetizioni che che e senza senza sono volute, in in potevo evitarla in effetti. tutti i versi sono in maiuscolo, per errore ci sono due minuscole nel testo pubblicato