rens_87
00mercoledì 22 giugno 2016 10:51
Il giuda di parole
rimembra al capo chino
ponti che additano
zolfo e lacrime.
Viole nella palude sorgono
in rigoglio e cristallo,
di puro ego brillano,
al cielo lieve sussurrano.
Ma il tramonto si perde
in colori che sbiadiscono,
inchiostro che lento colma
orme di eteree ombre.
E dorme colui che assorbe
la magia al campo di grano,
il fuoco all’incerto cammino
e alle viole, che oramai siedono,
che di morte tacciono.
elfo nero
00martedì 5 luglio 2016 17:04
ottima lettura
Anemonephobia
00martedì 5 luglio 2016 20:56
L'ho trovata molto suggestiva e misteriosa. Non riesco ad interpretarla, ma le immagini sono accattivanti ed il ritmo ben studiato. Complimenti.