Vecchi sapori

ave53
00domenica 10 agosto 2003 22:39
Nacqui in una casa all’estrema periferia della città, una piccola casa squadrata come tante.
Una sola grande stanza con tanti letti uno vicino all’altro, ed una cucina dove sempre era acceso il fuoco nel grande camino…
Porta sempre aperta, aperta a tutti i vicini che passavano per un saluto o anche solo per vedere come stavo dato che gran parte degli anni della mia fanciullezza li ho trascorsi nel grande letto della nonna…
Ma tutto era pulito…odore di povertà dignitosa…..fragranza di pane appena sfornato nel primo mattino e consegnato in ogni casa prima che gli uomini andassero al lavoro…. I cibi tenuti fuori della finestra per mantenerli freschi…..l’unica radio che esisteva in quell’agglomerato di case, era tenuto ad alto volume perché tutti potessero ascoltare…. L’unico negozio di alimentari aperto fino a tarda sera, mi incuriosiva in maniera affascinante, gli scaffali, composti da cassetti dove in ognuno era disposto un tipo di pasta, che veniva pesata e posta in buste di carta.
Quel piccolo negozio di vino ed olio, dove andavo a comperare l’olio con una bottiglietta da non più di mezzo litro ed il grosso uomo con i bianchi capelli e grandi baffi lo versava attraverso un grosso imbuto. Tutto si acquistava con molta parsimonia.
Ricordo ancora l’odore della vecchia farmacia, con annesso il laboratorio dove vedevo il medico preparare i vari farmaci usando bilancine, ampolle di vetro, e ai miei occhi di bambina sembrava di essere nel laboratorio di un grande mago.
Semplicità, onestà e solidarietà.
Ecco cosa c’era a tenerci uniti in quell’angolo di mondo, che sembrava che oltre gli uomini anche il buon Dio avesse dimenticato….Il vecchio fiume con le sue sporche acque scorreva attorno alle nostre case invadendo le strade quando d’inverno si ingrossava.
Gli uomini vestiti a festa, la domenica si riunivano vicino la scuola a parlare degli ultimi avvenimenti…..
Io che legavo la corda alla porta di casa per fare l’altalena…..
Nel grande cortile disegni di campane fatte con il gesso che i padri riportavano dai cantieri per farci disegnare in terra…..
Il monopattino in legno costruito da mio zio era fatto con due semplici assi di legno con sotto dei cuscinetti a sfera….
Il salto della corda era il nostro gioco preferito….
Arrotinoooooo…si sentiva gridare, mentre passava con quella sua strana bicicletta con una ruota che girava con il movimento dei pedali…….
Ombrellaioooooo….chi vuole l’ombrellaiooooo…..
Quel vecchio uomo che passava di casa in casa con un gran sacco di biancheria nuova da vendere, e le ragazze lì a guardare con occhi stupiti….si poteva acquistare e lui sarebbe passato ogni sabato a riscuotere la rata.
Poi improvvisamente tutto cambiò…..
Sparirono le piccole case lasciando spazio ai nuovi palazzi..
Ricordo ancora l’emozione di quel primo ingresso nella nuova casa…era veramente una casa…c’era tutto, anche il bagno, un lusso che fino a quel giorno non avevo conosciuto. L’appartamento era al quinto piano senza ascensore….ma io non facevo altro che salire e scendere continuamente mai appagandomi di quella immensa ricchezza.
Si era agli inizi degli anni ’60, quando ormai cominciava il primo boom economico e gli elettrodomestici entravano pian piano in ogni casa.
E di nuovo tutto cambiò.
Le porte non rimanevano più aperte, ma chiuse, solo io nella mia innocenza di bambina continuavo a mantenere la vecchia abitudine e sempre venivo rimproverata.
Nessuno più passava a vedere quando ero malata…ognuno si era chiuso nel proprio guscio facendo a gara a chi poteva acquistare di più ed arredare la casa all’ultima moda.
Non ricordo quando scomparve la pasta dai cassetti del negozio di alimentari, improvvisamente era tutto confezionato.
Il vecchio oste aveva chiuso la sua bottega, l’olio ormai si vendeva in bottiglia.
Anche i giochi cambiarono….dove erano le bambine con cui avevo giocato fino a poco tempo prima?
Avevamo sì conquistato una bella casa….ma quanto avevamo perso!
Vecchi profumi......vecchi sapori di un tempo che non torneranno mai più, vi sento e vi ritrovo solo nei miei ricordi, ricordandovi come allora con gli occhi di bambina!

danzandosottolaluna
00lunedì 11 agosto 2003 16:52


Sono i colori, i sapori e gli odori che covano dentro sempre...e che recuperiamo solo nel poi....vero?

Un abbraccio, dolce Dany[SM=x142887]



hellydgl
00lunedì 11 agosto 2003 16:54
...
vero ave.... il mondo è veramente cambiato e io vivo solo il boom..... il passato non l'ho visto... non l'ho vissuto.... non è mio
baci by la nipotina[SM=x142898]
Cobite
00lunedì 11 agosto 2003 22:34

Bellissimo salto nella mia infanzia e giovinezza e si ...
Ricordo anche altre cose: il filò, il focolare e poi la cucina economica, il profumo di pane, la vendemia, il maiale, la luce fioca della candella o del lume a petrolio, la turca con la catennina dell'acqua, la tinozza e la prima vasca da bagno, le prime moto, le prime auto e ... le prime vitime della strada ...
Cambiò tutto davvero in breve tempo.

Grazie Daniela di questa ventata di ricordi.[SM=x142887]

Un abbraccio[SM=x142857]

Giancarlo


darcri
00sabato 16 agosto 2003 14:50
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