VAGABONDO NOTTURNO

poetasenzanome
00sabato 15 novembre 2003 06:44

VAGABONDO NOTTURNO

Tu, che avanzi solitario nella notte;
tu, che percorri strade deserte,
senza celare la tua aria perplessa,
dimmi: Perché questo tuo cammino,
che insolito appare e insicuro?

Ti accompagnano il silenzio
e una noncuranza strana,
mentre vacillano nel cielo
le ammiccanti timide stelle
e va la bionda e girovaga luna
dispensando la sua fioca luce.

Un motivo ci sarà senz'altro,
se ti spingi sempre più a fondo
nella notturna e cupa quiete,
nella quale sembra che tu voglia
cercare assolutamente qualcosa.

Ma quella tua manifesta titubanza
non fa altro che irritarmi ed atterrirmi;
anzi, essa mi obbliga alla fine
a ritenerti addirittura uno sciocco.

Vedo che soffri: Cos'hai?
Sui tuoi passi vorresti forse tornare?
Comunque sta a te deciderlo,
se per caso ci vuoi ripensare.

Sbiadito e preoccupato è il tuo volto,
direi quasi che più non sopporti
quel tuo incedere lento e strascicante,
che anche appare molto impacciato
in quel tuo girovagare di notte.

Si direbbe che il tuo stesso respiro
ti voglia a momenti abbandonare,
fino a cagionarti un crollo rovinoso,
quello che da moltissimo tempo
mi pare che tu vada cercando
con compiaciuto accanimento!

poetasenzanome




Cobite
00sabato 15 novembre 2003 14:17

L'ultimo baluardo della dignità non perduta dal barbone nel suo inutile vagabondare resta forse una morte dignitosa?

E' difficile entrare nella loro mente, ma io penso che la dignità della persona umana sia presente anche in quella difficile scelta ... e la dobbiamo rispettare.

Una serie di riflessioni per farci pensare a quella tristissima realtà...

Bravo Luigi [SM=x142846]

Giancarlo




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