Una strada a notte

Tra quelle bagasce dai sorrisi morti
gente che Iddio ne manda a gruppi,
passetti indecenti e sguardi addosso
con tentacoli di pensiero a scegliere.

C’è rabbia di solitudine qui intorno,
ciascuno a contarsi i propri peccati
tra cosce che di piacere sono vuote
ed occhi in attesa che la notte passi.

Ad ognuno il suo godersi è pronto
tra puttane senza amore a regalare,
quattro spiccioli di sesso per pietà
ai senza nome, ombre del notturno.

Solitudine e anafettivita' riempiono di disperazione le stradr a notte

povere donne sfruttatte

Ferocemente essenziale e schietta. Molto piaciuta.

*
La rabbia, dissimulata, delle venditrici di sesso.
Il (dis)piacere di chi paga per illudersi di essere felice.

Infelicità moltiplicata per due...

A.43

Questa poesia è come un quadro cubista: nella sua geometria è difficile distinguere tra vincitori e vinti; c'è solo rappresentazione del dolore e della tristezza umana. Complimenti, mi è piaciuta!

Molto bella specialmente la seconda strofa.

Ciao Pino