Una giostra di bianchi cavallini

dolceglicine
00martedì 14 aprile 2009 14:53
Il bacio che vorrei
è quello che mi dai.

Un gesto semplice,
una cortesia,
un attimo,
una vita,
un connubio d’amore
che si fa musica
tra le labbra,
lo smarrimento
e l’oblio,
una simbiosi di pensieri,
un tuffo negli abissi ancestrali,
una parola senza senso
e il significato di quella parola.
Un gioco pirotecnico di emozioni
che esplodono nell’anima,
un carnevale di luci colorate,
una giostra di bianchi cavallini.
La poesia del cuore
nel cuore della poesia,
il sapore del cielo sereno
il rumore del mare in tempesta.
Il silenzio del bosco.

Il bacio che vorrei,
me lo darai?


Cobite
00lunedì 4 maggio 2009 09:20


Personalmente penso che in poesia l'effetto elenco, particolarmente se è lungo, appesantisce troppo. Disperde anche il senso del discorso ed il tutto non giova.
Ciao [SM=x142897]

Giancarlo
dolceglicine
00mercoledì 6 maggio 2009 15:51
Re:
Cobite, 04/05/2009 9.20:



Personalmente penso che in poesia l'effetto elenco, particolarmente se è lungo, appesantisce troppo. Disperde anche il senso del discorso ed il tutto non giova.
Ciao [SM=x142897]

Giancarlo




Hai perfettamente ragione Giancarlo, ma questa è la prima poesia che ho scritto (a parte qualche piccolo tentativo giovanile risalente a 30 anni fa circa, ma subito lasciato perdere) ed è assai datata.
In seguito ne ho scritte altre, tra cui quelle che in Fiori di poesia ultimamente hai ben commentato e, come avrai notato, il mio stile è molto cambiato. Ritengo in meglio.
Ci sono molti grandi poeti, però, che hanno usato la forma "elenco", tra cui, ad esempio, Prevert. E' chiaro che, per fare di un elenco Poesia, bisogna davvero essere poeti provetti.
In questa mia volevo dare il senso della vita a partire dal "gesto semplice", come può essere il primo bacio della madre, fino al silenzio del bosco, inteso come morte e quindi come bacio di Dio.
Non essendo, allora meno di ora, poetessa provetta, non ho ottenuto l'effetto che volevo.
Chissà, magari un giorno la riprenderò in mano e proverò a migliorala...sempre che qualcuno non mi "rubi" l'idea, com'è facile quando ci si espone in questo marasma che è Internet.
Cobite
00giovedì 7 maggio 2009 08:55
Carissima, non ti preoccupare troppo del mio parere.
A me, infatti, non piacciono tutte le poesie dei grandi autori . Non mi piacciono molte poesie degli autori italiani ben decantati dalla critica, come non mi piacciono molte traduzioni di autori stranieri. . Quelle che mi piacciono, mi piacciono indipendentemente dal fatto che siano stati o meno riconosciuti grandi autori.


In quanto a rubare l'idea, è sempre possibile sia in cartaceo che in internet e con la miriade incontrollata di blog è molto facile che qualcuno copi la poesia ma si dimentichi di riproporne l'autore e che altri copino dal suo bolg e così via...
Qui c'è stato anche chi voleva spacciare per sue perfino le poesia di Maria Teresa di Calcuta!!!
Il reato di plagi, infatti, è di gran lunga quello più denunciato su internet, ma dal forum è anche possibile dimostrare che si aveva pubblicato per primi. Io stesso ho fatto togliere da vari siti poesie e foto mie plagiate o mie foto o mie poesie copiate senza citazione o omettendo l'autore.
Almeno internet ha il vantaggio che le poesie scopiazzate di solito si possono fare cancellare senza passare per avvocati e polizia postale

Ciao [SM=x142897]

[SM=x142892] Giancarlo





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