Una canzone marittima

Anemonephobia
01sabato 9 aprile 2016 23:16
Una canzone marittima
Donami un sogno d'acqua e di corallo,
un presagio di isole verdi e uccelli canterini,
che il mio dolore si disperda nella brezza
e il mio sangue sia inchiostro fra le onde.

Non ho che un giorno pieno di fuoco e sale,
un'ansia di marinaio che attende la sua nave.
Donami un riposo di ancore e conchiglie,
una melodia di sirena solitaria.

Tu sei lontana e la mia angoscia è vicina.
Sassi e foglie raccolgono il mio delirio.
Vieni a me vestita di nebbia, dolce come la pioggia. In un brivido di sete scioglierò
i miei incubi, gabbiani neri figli della mia febbre, perché le tue mani ne facciano sogni.


Orchidea
00mercoledì 13 aprile 2016 14:34
bella ma aggiusterei il verso ultimo [SM=x142940]
Anemonephobia
00sabato 16 aprile 2016 12:05
Ti ringrazio. L'ho postata dal mio cellulare, ecco perchè la disposizione degli ultimi versi è così scomoda. Purtroppo non posso più modificare la discussione.

ylyl
00sabato 16 aprile 2016 14:26
molto bella,
arriva diretto, grazie all'utilizzo di metafore bellissime, il senso del dolore e della solitudine, ma il vero sentimento che emerge è la speranza di un probabile ritorno della persona amata,che sembra essere l'unica soluzione che possa riportarti alla terra ferma.

Anemonephobia, 09/04/2016 23.16:



Sassi e foglie raccolgono il mio delirio.





gentilmente puoi spiegarmi il significato di questi versi?
grazie
Anemonephobia
00lunedì 18 aprile 2016 17:07
Avrei dovuto scrivere "sassi e foglie morte". Con quel verso intendo dire che la mia canzone, nonostante sia rivolta ad una figura amata e potenzialmente salvifica, è ascoltata solo da elementi aridi e inanimati. Immagino ci sia un certo pessimismo in ciò.

Grazie a tutti per l'attenzione ed i commenti.

il_rimario
00martedì 19 aprile 2016 15:14
Re:
Anemonephobia, 18/04/2016 17.07:

Avrei dovuto scrivere "sassi e foglie morte". Con quel verso intendo dire che la mia canzone, nonostante sia rivolta ad una figura amata e potenzialmente salvifica, è ascoltata solo da elementi aridi e inanimati. Immagino ci sia un certo pessimismo in ciò.

Grazie a tutti per l'attenzione ed i commenti.




[SM=x142872]

Sei simile al mitico Orfeo che riusciva a trascinare perfino i sassi!

Tutt'altro che pessimismo! Non è da tutti. Io non riesco a farmi ascoltare nemmeno dagli umani!

Certo che allora la poesia era "musica" (per di più accompagnata dalla cetra).

[SM=x142870]


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