UNA PERLA AZZURRA IN RIVA AL MARE

fiordineve
00martedì 30 marzo 2004 01:35





UNA PERLA AZZURRA IN RIVA AL MARE



Alice un giorno si alzo' e decise improvvisamente di tingersi i capelli, che erano di un morbido color castagna, di giallo. Giallo come il sole, come la mimosa, i girasoli e la papaia. Voleva essere succosa come un frutto, profumata come un fiore, piena di calore e d'energia come il sole. Voleva volare sulla quotidianità' con le ali di una farfalla appena uscita dalla crisalide, stretta ma rassicurante. Voleva percorrere l'oceano della vita con il guizzo e l'entusiasmo del delfino.
Voleva...
In realtà si vestì e pettinò come tutti i giorni. Mentre stava avviandosi verso la porta per uscire vide Osvaldo, il canarino di casa, dondolare a testa in giu'.
"Cosa fai cosi?, cosa succede? "gli domandò Alice.
"Non mi sono trasformato in pipistrello - rispose Osvaldo, che aveva il dono della parola - ma cosi' osservo meglio i pellicani scendere in picchiata sull'acqua per catturare il pesce. Vedo le cose dal loro verso migliore".
Alice abitava infatti in una casa in riva al mare, piena di luce e brezza marina e dal terrazzo si potevano vedere i pesci giocare tra di loro a nascondino. Durante il giorno raccoglieva conchiglie e cavallucci marini che pitturava e vendeva ai turisti e regalava ai bambini; al tramonto insegnava a ballare ai delfini. Infatti al calar del sole la giovane donna amava cantare e ballare finchè un giorno si accorse che alcuni delfini, attirati dalla sua voce melodiosa, sembravano ascoltarla. Incominciò allora a fare piroette per attirare ancora di più la loro attenzione, e si accorse che questa volta i delfini incominciavano ad imitarne le mosse.

Incominciò così un appuntamento giornaliero che incominciava al tramonto e finiva al calare della notte, quando la luna era alta nel cielo; i delfini si avvicinavano sempre di più a terra per veder Alice danzare e ballare loro stessi. Osvaldo, il canarino spesso si univa a loro e disegnava nel cielo dei cerchi argentati: i delfini vi saltavano dentro con entusiasmo ed energia.
Un giorno arrivò da lontano un pescatore di perle pieno di ricordi e di saggezza, con il viso solcato dagli anni vissuti in mare. Si sedette sulla sabbia e incominciò a suonare una lenta melodia con uno strano strumento di madreperla, che aveva trovato sulla spiaggia in uno dei suoi lunghi viaggi nell'Oceano. Il suono era intenso e vibrante e ben presto una piccola folla di abitanti marini si radunò intorno al vecchio. Cavallucci azzurri, pescipalla gialli e neri, polipetti guizzanti e persino piccole meduse trasparenti incominciarono a giocare a girotondo al suono della musica. Poco dopo arrivarono i delfini che si unirono a loro con la consueta allegria.
E Alice ed Osvaldo? Ignari di tutto erano in casa a giocare a rubamazzetto: vinceva Osvaldo, tre ad uno, e già si pregustava il buon pranzetto, premio della sua vincita, quando una folata di vento spalancò la grande porta finestra che si apriva sul mare, e improvvisamente si accorsero della festa musicale che si stava svolgendo poco più in là.
"Presto, presto Osvaldo andiamo a vedere cosa succede, uniamoci ai nostri amici "disse Alice.
"Sei sicura che non sia una festa per soli pesci?" rispose Osvaldo che, preoccupato per le sue piume, non voleva essere costretto a buttarsi nel mare per un valzer all'acqua salata.
"Ma no, ma no io canterò per loro e tu mi accompagnerai con il tuo cinguettio"
E cosi' fecero, e per tutto il giorno e la notte si sentì la voce di Alice esprimere tutta la sua gioia di vivere e l'amore per il mare.
"Grazie per avere allietato la mia musica e la mia giornata" disse il vecchio marinaio alla fanciulla. "Ti regalo questa preziosa perla azzurra, trovata nei fondali del mar dei Caraibi, mi ha sempre portato fortuna e aiutato a trovare il mio cammino nella vita, te ne faccio dono per la tua generosità di spirito e il tuo calore e spero che sia sempre di aiuto anche per te". E il vecchio partì... Alice, un po' commossa mise la perla in una piccola conchiglia bianca che portava sempre al collo e riprese la sua vita di sempre, ma al tramonto ogni sera, quando ballava con i delfini aggiungeva una canzone per il vecchio marinaio e gliela inviava attraverso il sussurrare delle onde...

(ANONIMO)





fairy67
00giovedì 1 aprile 2004 02:04
Ho appena finito di leggere e mi pare
d'essermi svegliata da un magico Sogno..

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fiordineve
00venerdì 2 aprile 2004 03:38

E' una delle mie preferite, la adoro.[SM=x142886]
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