UN JUKE-BOX

fiordineve
00domenica 8 febbraio 2004 23:46

un juke-box



Il mare d'inverno mi è sempre stato amico, lo sento mio, solamente mio; la spiaggia fredda e inospitale è finalmente libera dalle sdraio, dalle ragazze in bikini, dai giovani machi che esibiscono muscoli torniti a suon d palestra.
Le grida dei bimbi capricciosi, le urla delle mamme distratte, le voci gracchianti di radio o cd portatili, nulla di tutto ciò: siamo soli, io e il mare. La giornata è fredda, nemmeno nuvolosa, solo che il sole non si è alzato, per pigrizia, immagino; le nuvole sono basse, alcune candide, la maggior parte assumono ogni sfumatura di grigio.
Lo stridio dei gabbiani non mi distrae dai ricordi, pure il vento è un amico che mi spettina i capelli come mani d'amante, mi giro e lo prendo in pieno viso, alzando gli occhi socchiusi; che profumo di pulito e di salmastro.
Le onde si rincorrono bagnandomi le scarpe e i jeans, ma non me ne curo.
Dopo 20 anni sono tornata nel luogo in cui ti ho conosciuto, Kurt. Sotto l'ombrellone, a proteggerci dal sole assillante di luglio, eravamo in cinque; e osservavamo voi ragazzi del nord, vi sentivamo parlare in tedesco, noi non lo conoscevamo, poche frasi ma non sufficienti per una conversazione; mi sei piaciuto subito, così quando passasti accanto a me, dissi a Donatella:
"Ecco per uno così perderei la testa; credo di amarlo!" Tu all'improvviso ti sei fermto di colpo e guardandomi coi tuoi occhi che sembravano il cielo, passandoti una mano tra i cortissimi capelli d'oro, mi hai detto:
"Io ti ho amata appena ti ho vista! Un attimo vado a mettere le canzoni nel jubebox, vieni con me?".
L'imbarazzo, la vergogna furono enormi, ma tu mi toccasti i capelli e mi dicesti:
"Non stupirti, so parlare perfettamente l'italiano e so che cosa avete confabulato su di noi; vogliamo unire la compagnia? Ma sia chiaro io voglio te"
Scegliesti tre canzoni, le stesse, per fare da sottofondo al nostro inizio, mi dicesti ed era "Se perdo anche te" di Gianni Morandi; l'abbiamo cantata sorridendoci tenendoci per mano e piano la mia testa sulla tua spalla, così alto eri per me, così ragazzo eppure già uomo.
Accendilo tu
questo cuore chè spento,
l'amore lo sai
scioglie i cuori di ghiaccio,
l'amore di un uomo
sta in mano a una donna,
che sarà di me
se perdo anche te
se perdo anche te....

Il sogno, la favola bella dei 16 anni aveva inizio, tu eri di Vienna, Kurt, avevi 20 anni eri iscritto all'università, io ero una liceale al suo primo amore. Un amore travolgente che è durato anche dopo la fine delle vacanze, tu venivi a Milano appena potevi, io stavo già iniziando a capirti e a parlarti nella tua lingua, intessevamo sogni di futuro insieme poi... poi nulla, la telefonata di tuo padre e le sue parole:
"Kurt è morto, incidente stradale........."
Ho sofferto molto per te, ancora adesso che ho un matrimonio fallito alle spalle, sei tu a cui penso, tu che rivedo la notte, sono tue le mani che sento ancora vibrare su di me. Non mi libererò mai del tuo ricordo e di quel vecchio juke box che sento cantare nel ricordo:

Accendilo tu
questo cuore chè spento,
l'amore lo sai
scioglie i cuori di ghiaccio,
l'amore di un uomo
sta in mano a una donna,
che sarà di me
se perdo anche te
se perdo anche te....

mimosa46
00lunedì 9 febbraio 2004 18:27


profonda e dolce...nostalgia..

chissà...se la tragedia non si fosse compiuta...
il grande amore...o la grande delusione...non lo saprai mai, ecco perchè...Kurt...nel tuo cuore ora, come allora...[SM=x142909]

splendida rievocazione di un ricordo indelebile

Lucia [SM=x142909]


fiordineve
00lunedì 9 febbraio 2004 19:33

Inguaribile romantica, Mimosa.
Magari fosse accaduto davvero!!!! E' pura e semplice fantasia, mai avuto amiche con cui andare al mare; mai stata al mare da ragazzina; mai stata libera di fare esperienze.
Eppure sono qui e ho sulle spalle un mucchio di errori.
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