Trilogia del ciliegio un soffione e la farfalla spettinata

garofano a.
00venerdì 8 maggio 2015 15:26
e cominciarono a cadere
come la cenere
soffiando sulla brace

fuoco d’ortica
che bruciava il petto

domande tra le dita
i tuoi capelli spenti

stavamo lì

appoggiati a quel ciliegio
in mezzo al prato dei ginepri

e il sole che aspettava


------------------------------------


come un soffione a primavera

tenace nello stelo sulla terra
delicata vestita di chiffon

com'eri bella
accarezzata dal maestrale

com'eri nuda


-------------------------------------


la vita è un sorso di eternità

un bicchiere di emozioni
da gustare lentamente

scoprirne il retrogusto more
e una farfalla spettinata, come te

sul naso
Nakurisch
00sabato 9 maggio 2015 19:40
Mi è piaciuta moltissimo la terza


la vita è un sorso di eternità

un bicchiere di emozioni
da gustare lentamente

scoprirne il retrogusto more
e una farfalla spettinata, come te

sul naso


Bellissima l'immagine del primo verso...paragonare la vita ad un sorso, che dura un istante, all'eternità che dura, appunto, in eterno. Complimenti [SM=g27817]
~ Shilke
00sabato 9 maggio 2015 20:17
Respiro una tenera eleganza in queste poesie. La terza è bellissima.
Bellissima. Che altro dire? Ulteriori parole rovinerebbero tutto.
Raggio di Sole21.
00domenica 10 maggio 2015 08:34
Sono d' accordo con Shilke. Come non apprezzare la tenera sofferenza e il senso di amarezza che pervade la trilogia tutta? Altro non dico. Rovinerei tutto.
Un abbraccio

[SM=x142887]

Laura.
GabrieleRosato
00domenica 10 maggio 2015 10:35
"Nunc est bibendum!"
garofano a.
00mercoledì 13 maggio 2015 19:48
Ringrazio tutti voi che mi avete concesso il vostro tempo e scritto su le mie parole,
io personalmente preferisco " Nuda ".

Ciao Pino [SM=x142874]
Rosy.S
00mercoledì 13 maggio 2015 22:03
Anche per me la seconda su tutte (Nuda), perché sembra che alla fine la voce si spezza per troppa tenerezza / per troppa "immensità /commozione / emozione
-insomma un abbaglio nell'animo

Poi classifico al secondo posto la terza per gli ultimi tre versi - eccellenti - che suscitano un sorriso e ricordano il gusto della vita, l'importanza delle cose semplici ed essenziali che si apprezzano raramente con piena consapevolezza quando si sta bene ma assumono un valore immenso quando si è corso il rischio di perderli.
Bello anche il senso dei primi tre versi della terza poesia ma danno un po' più la sensazione dell'aforisma.

Della prima confonde un po' la sequenza della prima metà
mentre trovo bellissimi i versi conclusivi:


stavamo lì

appoggiati a quel ciliegio
in mezzo al prato dei ginepri

e il sole che aspettava



versi in cui c'è un senso di fatalismo, nella consapevolezza della limitatezza della condizione umana, la natura però è una cornice troppo vivida e viva per godere del prato dei ginepri e per non cercare un sostegno appoggiandosi a quel tronco di ciliegio restando "in attesa", come il sole, che la luce e il calore siano benedetti dalla misericordia del cielo.

Ecco, ci ho provato a spiegare cosa mi hanno suscitato questi tre moti lirici,
rileggerli in sequenza, ora che la nebbia si è diradata, lascia appagati.

Un abbraccio.
simonecorrieri
00giovedì 14 maggio 2015 21:09
Un sorso di eternità è fortissima,
ma è bella tutta.
Complimenti. [SM=g27811]
garofano a.
00venerdì 15 maggio 2015 11:23
Re:
Rosy.S, 13/05/2015 22:03:

Anche per me la seconda su tutte (Nuda), perché sembra che alla fine la voce si spezza per troppa tenerezza / per troppa "immensità /commozione / emozione
-insomma un abbaglio nell'animo

Poi classifico al secondo posto la terza per gli ultimi tre versi - eccellenti - che suscitano un sorriso e ricordano il gusto della vita, l'importanza delle cose semplici ed essenziali che si apprezzano raramente con piena consapevolezza quando si sta bene ma assumono un valore immenso quando si è corso il rischio di perderli.
Bello anche il senso dei primi tre versi della terza poesia ma danno un po' più la sensazione dell'aforisma.

Della prima confonde un po' la sequenza della prima metà
mentre trovo bellissimi i versi conclusivi:


stavamo lì

appoggiati a quel ciliegio
in mezzo al prato dei ginepri

e il sole che aspettava



versi in cui c'è un senso di fatalismo, nella consapevolezza della limitatezza della condizione umana, la natura però è una cornice troppo vivida e viva per godere del prato dei ginepri e per non cercare un sostegno appoggiandosi a quel tronco di ciliegio restando "in attesa", come il sole, che la luce e il calore siano benedetti dalla misericordia del cielo.

Ecco, ci ho provato a spiegare cosa mi hanno suscitato questi tre moti lirici,
rileggerli in sequenza, ora che la nebbia si è diradata, lascia appagati.

Un abbraccio.





Grazie Rosy , come tuo solito un commento professionale, dettato da una sensibilità
notevole che entra sempre con disinvoltura nei miei versi.


Ciao Pino [SM=x142887]

garofano a.
00venerdì 15 maggio 2015 12:47
Re:
simonecorrieri, 5/14/2015 9:09 PM:

Un sorso di eternità è fortissima,
ma è bella tutta.
Complimenti. [SM=g27811]




Grazie anche a te , come a tutti, di cuore.

Ciao pino [SM=x142870]

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