TROPPO IN ALTO, STANOTTE

TROPPO IN ALTO, STANOTTE




Ti sento troppo in alto,
stasera,
o sono io che affondo
in un pauroso vortice
senza fine?

Ti prego, aiutami,
conosco la tua mano ferma
che potrà trarmi
dai miasmi decadenti
del profondo.

"Non temere"
è la tua voce suadente
che non conosce menzogna,
si avvera la magia della notte
ora siamo sullo stesso piano

avrò altri giorni
da inventare,

comunque saranno,

mai più lontana da te,
Signore.


Maria Antonietta - 30 agosto 2005

Una preghiera in poesia che invoca il Signore in un momento di smarrimento e che offre già di per se un aiuto, un punto fermo a cui aggrapparsi.

Piaciutissima



Giancarlo cobite

AMA TUO FRATELLO COME L'ANIMA TUA.VEGLIA SU DI LUI COME LA PUPILLA DEL TUO OCCHIO.

che bella preghiera...fiore la tua. ciao,ALE.

Nella preghiera si versa bisogno.
Bella e significativa poesia.
Lory

Bella fin dal titolo, questa poesia, che sgorga come un rivolo trasparentissimo dal bisogno dell'anima di sentirsi protetta come un pulcino sotto la tempesta, e che apre l'ombrello della speranza in Colui che protegge chi lo invoca.

Rosanna

versi che parlano con l'anima delle ansie umane.
lievi
passano un comune sentire
che nel silenzio della vita
spesso assale ...in punta di piedi cuore e mente












irene

Fiordineve un grosso
abbraccio.. per una
preghiera che facciamo nostra

Per te che fermamente credi,sai per certo che al di là del tuo sentire
c'è sempre una mano ferma.Grazie -gian-

Ero in lacrime, paurosa e insicura, sentivo lontano Gesù, poi mentre gli stavo parlando ho sentito una voce dentro che mi rassicurava dicendomi:

"Maria Antonietta, non temere, sono con te"; ed era davvero accanto a me, come sempre.