TRADITO

Volto di un uomo
assai provato
se noti, se guardi bene
si distinguono gli zigomi consumati.
Ha ormai, tante pezze sulla faccia.
Il perché subito detto
ha indossato i panni
di chi da diversi anni
incontra per nutrirsi
della sua sinfonia
di quella vita presa
senza dire niente
nemmeno un pezzo di carta firmato semplicemente, solamente in prestito
nessuna cambiale
è bastato un colpo in testa
un TI AMO ben assestato
ripetuto con un fermo
NON TI LASCERÒ MAI
e si è visto rubare
la sua libertà di dosso
la sua identità
non è più stata la stessa.

Impersonificava lui
lui, un lui
non necessariamente tu
un tu, tu tu che risultava occupato
per poter riattaccare
attaccare briga
gettando in faccia
tutte le parole pesanti
che difficilmente
riuscivi a trattenere.

Ha colpito nel segno
un aggettivo catarifrangente
che rigettavi ogni tanto, come se
non avesse nessuna importanza
nei cestini sparsi lungo le vie infinite
nei tuoi discorsi apparentemente senza senso.

L'ho fatto mio, il mio credo
incorniciandolo al muro
l'ho appeso
e nel momento
quando vacilla la certezza
lo leggo:

"TRADITO"

Mi sembra di percepire molte vibrazioni, azzarderei ad un tuo vissuto non ancora completamente risolto.
In ogni caso complimenti.