Splendente fiore notturno
Splendente fiore notturno
Che emani odore smanioso
D'un far e d'un ardire focoso
Nell'ombra del bianco diurno
Che si fa beffe dei vivaci
Che si crogiola nello scuro
A incatenar va il mero dì venturo
Risplende al tocco dei raggi sagaci
Poiché nella bianca e scura notte
Le stelle divengono sbiadite
Da chi nel mezzo svia le altrui rotte
E nella bella triste quiete si ciba delle anime candite
Sporco e puro fiore delle tenebre
Che nel prato solitario rimani
Aspettando la ninfa cadere tra le tue mani
Attirando come lucciole la vittima celebre
Che osservando, cogliendo
o anche solo sfiorando
Divien preda del bianco nero fatato
E nella trasparenza del tuo io
Viene così incatenato.