Spazi aridi

Mi guardi
come per cercare
oltre gli occhi,
orizzonti ignoti,
rivelazioni di mondi,
indizi di ere future,
ma io fisso la tenda,
la parete,
gli infissi,
le cose inutili
di un universo inutile,
insensato…

Così ti smarrisci
nei miei spazi aridi.

Ora l’aula è vuota,
come la mia vita.

occhi che guardano in direzioni diverse

io.donna, 22/09/2015 20:19:

---

occhi che guardano in direzioni diverse

---

Qualcuno è strabico, non mi pare.

X l'autore


La poesia è ancora sul tema dell'aridità attuale, in tutti i sensi.

Tocca un tema attuale: l'eclissi di sentimenti ed emozioni

Sì, un'aridità che è desertificazione dell'anima.

Ciao

Ora l’aula è vuota,
come la mia vita.


Quanto mi trovo d'accordo! Cosi' come il resto della poesia dal tema cosi' intenso e sotto certi aspetti tragico. Un applauso.

Grazie, Giovanna. E' la tragedia della solitudine, dell'incomunicabilità.

Ciao

ma io fisso la tenda,
la parete,
gli infissi,
le cose inutili

Questi versi mi hanno colpita molto
Mi è piaciuto il gioco di parole fisso - infissi (che fra l'altro personificano l'inutilità per eccellenza fra tutti gli oggetti possibili in una casa). Anche le stesse cose inutili, generiche, buttate lì, indefinite, trasmettono il senso di vuoto che vuoi comunicare.

Forse eliminerei il verso finale perché rende tutto troppo esplicito, sottraendo alla poesia un po' di giusto mistero. Si tratta solo del mio gusto personale logicamente :)

Analisi molto acuta, Shilke. Anche l'ultimo distico intreccia "vita" e "vuoto" attraverso la consonanza. Veramente ho tentato di esprimere l'infinita insensatezza del Tutto congelata nella solitudine di uno sguardo.

Ciao