Sono entrata nella tua stanza senza rumore.

Violadaprile
10sabato 11 luglio 2015 02:35
Sono entrata nella tua stanza senza rumore.



Sono entrata nella tua stanza senza rumore
come un’ombra come un peccato inconfessabile
la notte avvolge con il suo manto scuro
la mia ansia la mia umidità vibrante

Ti passo le dita sul cuore e ti cancello i ricordi
le infilo tra i capelli e faccio fuggire i pensieri
te le apro sul petto e seguo il tuo respiro
te le appoggio sui fianchi, luogo di miele e di oblio

Dammi il tuo bacio dammi il tuo fiore dammi
Le parole si affollano come rondini intrappolate
e premono come davanti a una finestra chiusa
tu, con le tue parole affilate come spade

Sei entrato nella mia vita come uragano
abbattendo gli alberi delle mie difese inconsistenti
tu, col tuo cuore fragile e tremante di pudore offeso
tu, col tuo cuore candido di zucchero filato

Dammi il tuo bacio dammi il tuo fiore dammi
il tuo respiro, la fronte sudata, le mani tremanti
oltre la porta del mondo ho smesso di attendere
danza con me questa notte infinita di un attimo

Sono entrata e ho lasciato il cuore su di una gruccia
- indumenti lanciati in fretta, fibbie, mancamenti -
in questa stanza, ombra del barrio ombra di tunnel gotico,
la pietra fredda mi gela i fianchi che tu bruci.
[SM=x142815]
Anemonephobia
00domenica 12 luglio 2015 00:03
Molto bella e intensa... Mi hai ricordato i versi fluidi di Apollinaire ed Hikmet, e anche l'affollarsi quasi ansioso delle immagini e delle parole mi rimanda a quei due splendidi poeti. Molto piaciuta.

simonecorrieri
00domenica 12 luglio 2015 18:13
Intensità, sensualità, profondità .
Un amore forte è un fluido talmente travolgente che meglio i tuoi versi non potevano descrivere.
Bella davvero.
Rosy.S
10domenica 12 luglio 2015 22:45
Cara Poetessa, l'unica cosa che possa criticare è quella faccina dei saluti che hai messo appiccicata all'ultima strofa, per me la più bella in una poesia tutta bella, da leggere trattenendo il fiato.

Sono entrata e ho lasciato il cuore su di una gruccia
- indumenti lanciati in fretta, fibbie, mancamenti -
in questa stanza, ombra del barrio ombra di tunnel gotico,
la pietra fredda mi gela i fianchi che tu bruci.


Davvero non ci sono parole per commentare, ma ti assicuro che entra nel cuore e nella mente e vi resta.

Bravissima [SM=x142873] [SM=x142873] [SM=x142873]


Violadaprile
00domenica 12 luglio 2015 23:55
Cari Anemone e Simone e cara Rosy
sono commossa per le vostre bellissime parole e vi ringrazio per l'apprezzamento, che fa sempre un gran piacere :)

sono contenta che sia passato il senso in modo fluido, intenso, sensuale e profondo, come dice Simone
in particolare doveva passare con l'ultimo verso
la pietra fredda mi gela i fianchi che tu bruci
contrasti e tocchi forti dovevano passare proprio questo messaggio
e quindi grazie per averlo raccolto
Gaspy.
00lunedì 13 luglio 2015 09:02
La poesia è bella e molto intensa: ma in qualche punto manca di musicalità.
Brava comunque
Violadaprile
00lunedì 13 luglio 2015 21:14

La poesia è bella e molto intensa: ma in qualche punto manca di musicalità.



La poesia non manca di musicalità e non è che saper contare fino a 11 cambia qualcosa.
Musicalità non è sempre equivalente a metrica e in particolare a metrica italiana. In particolare, se vuoi dire che non è in endecasillabi, no non è in endecasillabi.

È contata su un tempo di 3/4 con terzine e quartine e pause relative a un tempo che potrebbe definirsi valzer inglese. L'accento è naturale e tutti i versi sono piani.

Il problema è che le note atone a volte sono in ottavi, sedicesimi e anche 32esimi.
Chiaro che potrei risolvere con i normali artifici poetici, che ben conosciamo, ma io preferirei usare il linguaggio il più semplice e “naturale” possibile, quello della strada, quello delle impressioni, il più descrittivo possibile, giusto mi è scappato uno iato e qualche crasi in fine di verso.

Ma se tu conti un tempo di valzer, in 3/4 con gli accenti nei posti giusti e le pause nei posti giusti, la musicalità non può sfuggirti.

Se però non sai niente di musica e sai solo qualche normetta di metrica italiana, secondo me non hai molto da aggiungere.
Que vagi bé.
Gaspy.
00martedì 14 luglio 2015 00:35
Non è che non capisca nulla di musica, che ho studiato, nè che io pretenda che tutti i versi siano endecasillabi (o altro). Gli èche rileggendola molte volte aassorbo il contenuto che indiscutibilmente mi tocca, ma non riesco a sentirne il ritmo:scusami
Violadaprile
00martedì 14 luglio 2015 02:43
Figurati
mi dispiace che tu non lo senta
:)
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