S'attende di vedere spiegate all'orizzonte
le grandi vele bianche e nere,
in un cielo tanto malato di troppo azzurro
d'avere mutato il colore in sfumato smog
S'attende di sentire il cupo vibrare del gong
che avverte il loro incazzato arrivo
ed il vento fresco che le sospinge
dare inizio ad allegre danze di foglie
al tamburellare di bagnato scroscio.
S'attende cascata da boccali traboccanti
disinfettare ferite aperte in riarsa terra,
lo scorrere d'acqua in dissecati fossi e torrenti
riportare vita a pinnuti quasi lessi in marce buche,
ed il ripartire veloce di turbine arrugginite
ricaricare lunghi fili d'energia pregiata.
S'attende dopo avere subito tempesta e riseminato.
S'attende dopo aver consumato ogni goccia d'acqua.
S'attende guardando mais e soia disseccata.
S'attende osservando maestosi alberi sofferenti.
S'attende per ricominciare con poco niente.
S'attende pregando e maledicendo...
S'attende... sempre s'attende
acqua e non stelle!
...
di Giancarlo Cobite - 10 agosto 2003