lapecheronza2004
00lunedì 21 aprile 2003 21:28
Pensandoti sento un caldo, lungo, tenero, morbido, protettivo, affettuoso abbraccio: quello della mia città!
Caoticamente pigra, affascinante, languida e caparbia, grande città dove, quando si cammina per i tuoi vicoli, si assorbono misteriose energie; magica Roma!
Inconsapevolmente legate Tu ed io, da un filo sottilissimo, ma infrangibile perchè io sono parte di te e viceversa.
Ogni volta che riesco a girovagare senza meta per le tue vie deserte, è lo spirito dei Cesari che mi fà da guida.
La notte brilli di mille luci che sono tue, peculiarmente tue.
I templi, le are, i vecchi sacrari sono vivi oggi come 2000 anni fà. Vedi? C'è Nerone nel ninfeo circondato dai suoi schiavi; poco più in là Cesare, trionfatore, attraversa l'Arco.
Potenza dell'Impero che fosti!
Nel Colosseo ci sono i giochi, i reziari stanno vincendo e Augusto, pollice verso, condanna i perdenti!
Roma, la città più bella e più viva del mondo, crogiolo di lingue, razze, culture, religioni, odori e sapori.
Roma, città di furfanti, sbruffoni, mascalzoni ed eroi.
Città scanzonata, pasticciona e pasticciata, ma, forse, proprio per questo, terribilmente vitale.
Il tuo respiro è nei platani del lungotevere, nelle statue del Pincio, nel vecchio Borgo che fà corona a San Pietro, a Trastevere come al Gianicolo.
Roma, città eterna ed eternamente uguale a te stessa, con i tuoi tramonti roventi che ti rendono misteriosamente stregata, con i tuoi mille rumori che non cessano mai, con la tua "dolce vita" ed il tuo popolino, con i tuoi slanci e le tue passioni, con i tuoi vizi e le tue virtù.
Forse, non a caso, il tuo nome al contrario è: Amor![SM=x142868]

darcri
00martedì 22 aprile 2003 20:34
Il Messaggio è stato ritenuto non adatto e quindi censurato dai moderatori.
Walko
00mercoledì 23 aprile 2003 10:59
Roma
Forse non tutti riescono a capire cosa significa innamorarsi di Roma.

A me, piemontese di nascita, residenza e per larga parte origini, è capitato poco più di venti anni fa e la "cotta" non si è affievolita col tempo, anzi cresce con gli anni a dismisura.

Roma è qualcosa di indescrivibile, è qualcosa che si sente dentro e a cui non si riesce a dare precisa spiegazione, come quando da Via San Francesco, in Trastevere, guardo i pini ad ombrello del Gianicolo e sento un brivido, un colpo allo stomaco, poi dal Gianicolo stesso abbraccio con lo sguardo un'ampia porzione della Città Eterna e le lacrime cominciano a riempirmi gli occhi, e non so perché questo accade: so soltanto che accade.



ave53
00mercoledì 23 aprile 2003 16:59
CITTA' MIA
Come sei bella città mia,
quando al sorger del sole
i colli che ti fanno da corona diventano dorati.
Come sei bella con le tue vie, le tue piazze.
le tue mille fontane che gettano acqua
come vino che scorre dalla botte !
Come sei bella con quel lungo nastro verde
che scorre sotto gli antichi ponti!
Come sei bella con il caos quotidiano
di traffico e gente che corre.
Come sei bella nella tua moltitudine
di gente di ogni razza e colore.
Ma al tramonto, quando il sole se ne va a dormire
ti vedo per quella che sei,
con le tue mille e mille luci accese
scorgo la tua semplicità
e la tua immensa ricchezza,
la tua allegria e la tua serietà.
Dimmi.... chi fu il maestro che ti creò,
donandoti tutti i colori della sua tavolozza!
Il verde dei colli, il blù del mare,
il bianco delle cento e cento chiese,
il giallo del sole, l'azzurro del cielo,
l'argento delle stelle...
il marrone per tutto ciò
che della tua vecchia gloria ancora conservi,
Da nord a sud, da est ad ovest, tutti ti hanno dipinta....
Perché, sei viva, sei reale
Perché sei bella città mia!!!!!

Ave53 [SM=x142923]
Squall.leonhart
00martedì 29 aprile 2003 00:09
la grandezza di roma
roma è la mia città eterna! nn riesco a vedermi in un altra città....che tristezza.... se 6 nato da un altra parte fai ancora in tempo a trasferirti [SM=g27828]

Cobite
00martedì 29 aprile 2003 01:03
[SM=x142906]

Ci sono stato qualche volta a Roma.
Mi sono innamorato della città al primo incontro ... e ne sono rimasto innamorato.
Ci tornerò di certo.

Benvenuto in questo forum squall leonhart [SM=x142887]

[SM=x142912] Giancarlo




[Modificato da Cobite 29/04/2003 1.07]

Melodiadellanima
00domenica 15 giugno 2003 17:34
Omaggi più preziosi e più autentici..non potevo leggere, per la mia adorata Roma.

[SM=g27811] [SM=g27822] Grazie...


reoconfesso
00venerdì 18 luglio 2003 08:08
Visto che si parla di Roma...
Avrei anch'io qualcosa (ma molto più amor-odioso delle vostre composizioni) sull'unica città al mondo in cui potrei immaginare di vivere... nonostante questo comporti uno stress ben al di là del sopportabile... come a pagare un pedaggio per poter attraversare Ponte S. Angelo e godere della vista che si gode da lì! Roma, madre snaturata, ma pur sempre madre, una e sola.


Mi sveglio
Mi lavo asciugo rado
Per corro dieci chilometri
E vedo Roma
Quella che mi ha accolto da bambino
Mi ha tatuato una targa sull’inguine
E mi ha appeso una campana al collo
Che mi ha adottato come figlio
E mi pascola come vitello
Nelle sue praterie asfaltate
Roma graziosa adolescente bulimica
Che non sa amarsi
Stracolma di bolo
Roma che vende se stessa
Per rincorrere i tempi
Arretrata per non perdersi
Sempre vecchia e mai saggia
La città che divide col mondo
Il suo santo patrono
Che esporta le api che la infestano
Nelle celle di borgata
Già dai tempi del Duce
Roma che non ha popolo
Roma di eremiti
In attesa del derby
Di gente cordiale
Venga, signo’, je ne faccio du’etti
E nun se preoccupi, dotto’, ce penzo io
E facce che non rivedrai mai
Che ti rubano l’aria nel bus
E la mia cella, dov’è la mia cella?
La composta bifamiliare alle porte di Roma
Io sto là e non vi conosco
E non vedo l’ora di tornare da voi.
Il conflitto può comporsi
Amo le sue vie sporche
Quello che di popolare
Rimane nel ceto medio
Fottuto onnipresente
Amo le possibilità zero
La noia di girare al centro
Tra colletti bianchi e coatti variopinti
Padri e figli accondiscendenti
A papa’, nun rompe,
A’ regazzi’, vedi de andattene
Amo perché lo stomaco è così dilatato
Da tanto quotidiano
Che se me lo tolgono si contorce
Non esiste metadone
Non c’è viaggio turistico
Estero mare
Non si scappa allo strapotere
Della metropoli trimillenaria
Non sarò il primo né l’ultimo
E calo la testa e mi inchino
Percorro dieci chilometri
E rientro in cella.

REO
darcri
00venerdì 18 luglio 2003 21:56
Il Messaggio è stato ritenuto non adatto e quindi censurato dai moderatori.
rosablue71
00venerdì 22 agosto 2003 13:26


Vorrei tornarci, ora, tanta è la nostalgia che avete risvegliato





Chiara[SM=x142923]
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