Ragazzo mio,
conosciuto nel periodo
della giovane età
e diventato uomo
troppo frettolosamente.
Non ho mai voluto
che imparassi
versi di poesie a memoria,
ti ho lasciato
libero di imparare
date di nascita e di morte
di scrittori famosi,
non badavo a ciò che dicevi
nei periodi più duri della crescita.
Ti ho aiutato a diventare grande,
a credere nei valori
fondamentali della vita,
che sono ben pochi a pensarci.
Ho voluto fossi te stesso,
che ragionassi da solo,
seguendoti da lontano
perchè non ti creassi falsi miti
o eroi di cartapesta.
Ho pianto con te per
le disavventure sentimentali,
per i dolori che la vita
ti stava porgendo su piatti d'argento.
Ecco, vorrei che quello
che ti ho insegnato fosse solo questo:
amare senza timore di essere frainteso,
con coraggio tendere la mano
a chi ha bisogno del tuo aiuto.
Libertà e pace sono i miei ideali,
li hai tenuti stretti
o li hai gettati al vento del Nord?
Ragazzo mio,
uno dei tanti che ho conosciuto,
fragile e duro, tenero e così indipendente:
non cambiare la tua identità,
sii come sei fino all'ultimo dei tuoi giorni;
se altri vorranno poesie a memoria
e inchini e riverenze,
sappi che la strada che stai percorrendo
non è quella che ti ho indicato io.
F I O R E[IMG]
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MARIA ANTONIETTA
...le persone amate non le ho amate mai abbastanza... (Roberto Vecchioni)
[Modificato da fiordineve 18/02/2004 19.53]