(ai miei figli)
Possa il vetro
che ti separa dal mondo
sciogliersi in polvere
d'infinite speranze.
La luna che di notte vive
tinga i tuoi passi
d'accattivanti promesse.
Il lago che si specchia
nella montagna del tuo sguardo
sia placida carezza.
Possa il futuro che ti attende
venirti incontro
col sorriso e la mano tesa.
Il giorno delle lacrime
insegni la pazienza della lotta
e la magia del sostegno.
E gli altri siano sempre persone
e non divengano mai numeri
da scrivere in un diario
buttato via dal tempo.