StranoMondoFolle
00mercoledì 29 giugno 2016 02:35
A quietar l'animo mio che più mero non v'è,
la triste illusione di un calore realmente effimero,
mescolando pensieri pessimi e colmi di solerte agonia,
nessuna gelida lacrima scende e va via,
dal cuore infranto di chi ha amato con fare vero,
solitudine, rabbia e che ora solamente un solo nessuno lui è
Potessi chieder un sol desiderio,
qualcun che mostri la strada a tale accidioso,
che scacci l'oscuro pensiero dal cuore,
rendimendo il mio gelo col calore,
porgendo volontariamente la mano con un sorriso armonioso,
che faccia comprendere che non mi appartiene questo maledetto io