PER GRAZIA RICEVUTA

fiordineve
00domenica 28 marzo 2004 01:42


(santuario Madonna delle Grazie)


PER GRAZIA RICEVUTA




L'avevamo promesso Eva ed io, se avessimo superato l'esame di maturità, ci saremmo recate al Santuario della Madonna delle Grazie, vicino a Curtatone, 15 km da Mantova, andata e ritorno (cioè 30 km!).
Grazie alle nostre facce di bronzo, all'aria sicura, alla presentazione fatta dai nostri insegnanti, buttata lì tra una sigaretta e l'altra, eravamo riuscite ad avere pure un punteggio molto alto; nessuna di noi due studiava molto, a dire il vero, ma la fama di "brave" ci aiutava sempre.
Così in una torrida e afosa mattina di agosto, una domenica, io presi l'autobus per arrivare in città da Eva e senza avere panini o acqua, ci incamminiamo verso il Santuario. Che ci voleva? In fondo era dalla parte opposta del Lago Superiore, ne intravvedevamo persino la sagoma. Uscite dalla città, volevamo correre per la gioia di essere finalmente libere; basta con i rifiuti di uscire, basta con le ramanzine per un voto che non fosse più che valido; eravamo libere e ci sentivamo grandi. La vita era nostra, nemmeno sapevamo cosa ne avremmo fatto del nostro futuro, per entrambe l'università, ma prima c'era il matrimonio coi nostri adorati e amatissimi fidanzati; il resto giungeva dopo, molto dopo. Che sciocche, almeno io, affidare il futuro nelle mani di uomini che non lo erano ancora, che non sarebbero mai divenuti tali, che avrebbero perseguito il mito di Peter Pan fino all'ultimo alito di vita. Eppure.........
Abituate alle lunghe passeggiate in alta montagna, agli allenamenti d'atletica, alla nostra gioventù abbiamo mantenuto lo stesso passo cadenzato, ridevamo, sognavamo, cantavamo, sì, la vita era bella. A metà percorso la vita già ci sembrava meno bella; per fortuna c'era una trattoria vicino, ci saremmo fermate a prendere dei panini e una bibita. Ecco l'insegna, quasi correndo ci avviciniamo: nooooooooooo, [
COLORE]FFOOO[=COLORE]CHIUSAAAAAAAAAAAAAAAAA; ma come, di domenica con tutti i turisti che a frotte si recano dalla Madonna?Il cartello era lì
CHIUSO PER FERIE;
fu il primo incubo divenuto reale. Come zombie delusi arranchiamo a passo meno veloce di una lumaca da corsa, un passante ci dice, impietosito, che potevamo andare a casa sua a bere, c'era una fontanella proprio di fronte alla strada. Noi lo ringraziamo ma non ci fidiamo; così sfinite, per il sole, la sete, la fame, i crampi, la strada giungiamo sul celeberrimo piazzale dove i Madonnari il 15 agosto mettono sull'asfalto la loro pittura, da lì è nata questa arte esportata poi in tutto il mondo.Ma a noi non ce ne può fregare di meno.
"Ci sono bar aperti" è il grido unanime, un canto di pellerossa avrebbe fatto meno baccano; come iene sui cadaveri ci buttiamo su schiacciatine salate, su krapfen dolcissimi, su panini col salame, su acqua a volontà. Ora la messa, a quel tempo ci volevano almeno 3 ore o di più per fare la comunione; Eva decide che è inutile andare in chiesa se non ti puoi accostare all'Eucarestia; decisione saggia prontamente accettata da me. Ci dirigiamo dietro la chiesa, dove il prato degrada verso il lago, noleggiamo una barca, a me pare instabile, ma non dico nulla, per farci un viaggetto in mezzo alle canne, meta di innamorati, e cogliere dei fiori di loto. Il "capitano" della barca, che a noi sembrava la Queen Mary, si dirige sicuro, oltrepassa le canne ed eccoli lì i fiori rosei, sono aperti, chiusi, boccioli, una marea di verde e di rosa nel blu profondo del lago che ha il colore del cielo. Eva si protende per raccoglierne uno, il barcaiolo non fa in tempo a dire ATTENTA che lei cade come una pera nell'acqua che in quel punto è profondissima. Pensare che aveva l'abito delle "feste", pure lei non navigava nell'oro, ma nell'acqua siiiiiiiiiiiiiiiii.
Torniamo a riva con i nostri fior di loto, un mazzo enorme, rapido, ultrarapidissimo saluto alla chiesa e poi viaaaaaaaaaa teoricamente a camminare per il ritorno. Era quella la promessa, no?
Uno sguardo tra me e lei, ed io dico:
"Beh, insomma la promessa l'abbiamo mantenuta, in fondo."
Eva ribatte: "Poi siamo già state promosse"; un lampo e saliamo sull'autobus che si è appena fermato; torniamo in città sollevate e dicendoci MAI PIU'.
Ma in fondo era per grazia ricevuta, anche se a metà.



F I O R E
MARIA ANTONIETTA
...le persone amate non le ho amate mai abbastanza... (Roberto Vecchioni)

[Modificato da fiordineve 28/03/2004 1.44]

fairy67
00lunedì 29 marzo 2004 01:00
Mi piace leggerti Fiore
mi piace tantissimo[SM=x142892]
fiordineve
00lunedì 29 marzo 2004 02:33



MA GRASSSSSSSSSSSSSSSSIEEEEEEEEEEE.[SM=x142852]

e a me piaci tu!!!!![SM=x142909] [SM=x142909] [SM=x142909]
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