PENSIERI MORENTI
Stillavano i miei pensieri
da una mente quasi andata,
che faceva fatica oramai
a connettere e ad adattarsi
alla realtà circostante,
che tutt'intorno mi andava
caoticamente mulinando,
senza riuscire a ritrovare
il senso della ragione.
Divenivano sempre più radi,
più deboli ed ingarbugliati,
intanto che il mio intelletto
si afflosciava e si assopiva
in una specie di apatia,
la quale vi andava spegnendo
l'ultimo barlume di volontà
che gli era ancora rimasto.
Lottavano essi contro il nulla,
si sforzavano e si disperavano,
frattanto che arrancavano
nello sforzarsi di esprimere
le loro ultime labili idee,
che rimanevano impigliate
nella piatta loro pigrizia.
Sì, mi accorgevo che morivano,
siccome ogni forza li stava
definitivamente abbandonando;
anzi, presto li avrei visti
immergersi tutti e svanire
in un pozzo buio e profondo.
poetasenzanome
[Modificato da poetasenzanome 06/09/2003 8.03]