OMICIDIO PERFETTO

fiordineve
00venerdì 29 ottobre 2004 03:39
OMICIDIO PERFETTO


Avevo programmato tutto da tempo; ed ora finalmente c'ero riuscita, il cadavere era lì, lo avevo ucciso io.
Mi sentivo pienamente soddisfatta; quanti omicidi rimangono insoluti?
Questo sarebbe stato uno di quelli, conoscevo le abitudini, i suoi pensieri, i movimenti e ne avevo approfittato per introdurmi nella sua casa.
Jeans e maglione nero, come si addice a un dark lady, nike dalle suola levigate che non lasciano segni e per non risalire alla marca, guanti di lattice, ma sotto avevo usato un liquido colloso per nascondere le impronte digitali, si ero proprio in gamba.

Non avevo nemmeno avuto bisogno di sporcare, un colpo di karate e il collo si era spezzato con un crack che sembrava melodia alle mie orecchie.

Sapevo con precisione quando colpire la vittima, era talmente chiara per me la sua mente subdola e cattiva, meritava solo che qualcuno la facesse fuori, io ero mandata dal destino, ne ero sicura; come mi disturbavano quei piagnistei, la melensa sfacciataggine di supplicare amore, i suoi sensi di colpa, non parliamo delle sue paure..... cielo, ma chi ce l'avrebbe fatta a sopportare una persona così?

Forse, se avessi raccontato tutto ai giornali, ne avrei ricavato un bel gruzzolo; già vedevo i titoli a caratteri cubitali, le interviste in Tv.... no, meglio stare zitta, l'anonimato poteva sempre farmi comodo.

La stanza in penombra, era così intima e rassicurante, la conoscevo alla perfezione, solo quell'essere stonava, col collo piegato come il gambo di un fiore dopo una tempesta; ma non mi preoccupavo: ormai era un cadavere, non mi avrebbe fatto alcun male, non avrei corso più alcun pericolo; lo avevo neutralizzato.

Cercai tra i cd un brano degli U2, mi davano la carica, anche se l'adrenalina era alle stelle.Libera, ero liberaaaa, dopo tanto, e per sempre sarei tornata a vivere senza la gabbia. Un' ultima occhiata alla stanza, poi in un impeto di rabbia, girai con un calcio il cadavere....... a terra, col collo spezzato, era la mia faccia che mi guardava, erano i miei occhi che fissavano i miei.
Avevo ucciso me stessa.
Ma che importava, ero libera, finalmente!

Cobite
00domenica 31 ottobre 2004 08:24

Avvincente, mi ha tenuto con il fiato sospeso fino alla fine!

In gamba!!!!

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Giancarlo cobite


Sagitta
00giovedì 25 novembre 2004 08:47
AAAAGH!!!!!Omicidio premeditato! Molto ben congegnato e scritto. Brava!
[SM=g27837] [SM=x142860] [SM=x142869] [SM=x142922]

[Modificato da Sagitta 25/11/2004 8.48]

fiordineve
00giovedì 25 novembre 2004 19:16

Denghiù![SM=x142927]
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