OLTRE LA MORTE
A volte sono portato
ad immaginami morto,
sperduto tra le lande caliginose
di una deserta regione,
che intorno non lascia trapelare
alcun barlume di luce
e nessun segno di vita concreta.
Brancolo in un buio pesto,
tagliando quasi a fette
la spessa nullità spaziale,
che mi circonda senza fine
e la mia mente confonde
con enigmatici interrogativi
o con tensioni che attorcigliano
la mia vuota esistenza
con un filo di feroce assurdità,
che si dipana da un gomitolo
di essenza conturbante.
Procedo nell'incertezza,
nell'evidente non essere
di tutte le mie prerogative,
poiché ciascuna si è lasciata
demolire e disfare
nello sconfinato tenebrore
della mia anima strapazzata.
Solo il mio spirito non rinuncia
a lasciarsi trascinare
nell'ingarbugliato labirinto
della nuova inconsistente realtà,
per cui si dà molto puntiglioso
ad indagarla a perdifiato,
perché vuole vederci chiaro
là dove è la chiarezza
l'ultima cosa che si può trovare!
poetasenzanome