Gaspy.
00lunedì 6 luglio 2015 17:06
Notte d'estate
Nel letto mi rigiro senza posa,
è notte e fa un caldo soffocante,
vola la mia mente pensierosa
senza riposare un solo istante.
Il ronzio d'un insetto nella stanza
spezza nel buio atroce la mia quiete
ma i miei pensieri vagano ad oltranza
ritornano le mie ansie sempre inquiete.
Ed esco allora fuori a prender aria.
Guardo le stelle su nel firmamento,
mentre la mente a poco a poco svaria.
La notte è senza un alito di vento.
Riluce Cassiopea con il suo "Viva"
che par che t'incoraggi a continuare,
a non lasciarsi andare alla deriva,
'chè non c'è vita se non vuoi lottare.
Non c'è ancora la luna a mezzanotte,
Mentre Vega è lì e suona la sua Lyra.
nella assoluta quiete della notte,
trilla l'usignolo e la mia alma ispira.
Una tristezza per ciò che non è stato,
la vita spesa ad aspettar la fine,
sempre attendendo il fior che non è nato
sul mucchio disastroso di rovine.
Deneb è lì che par che mi sorrida,
guardo le stelle ormai con tanta invidia
la mia vita è stata una corrida,
sconforto e umiliazione la mia accidia.
La vita ed il destino mi han portato
senza un istante sol di esitazione
ad essere quel che son stato:
io stesso chiuso nella mia prigione.
Eppur mi batte ancora forte il cuore
quando nel mondo vedo l'ingiustizia
trionfare sugli eventi dell' amore,
scevra di onore e senza pudicizia.
Nell'atra solitudine io campo;
ho vissuto il passato ed è finito
ed il futuro non mi lascia scampo
con punti di domanda all' infinito.
Ritorno nel mio letto e mi addormento
e nel mio sogno tornan le memorie
rimaste ancora lì nel firmamento
ad aspettare invano le sue glorie.
Gaspy