Ultimamemoria
00lunedì 22 dicembre 2003 23:05
Ma cos'è il natale?
Alle elementari nei temini scrivevamo, tanto per far piacere alla maestra, che era il giorno in cui si festeggiava la nascita di gesù bambino, il momento durante il quale tutti erano più buoni... e cose simili.
Oggi ho provato a pensare a quello che scriverei ora, adesso che ho fatto un po di chiarezza sulla mia posizione religiosa ed ho ottenuto una mia identità ideologica.
Quindi cos'è il natale?
E' il periodo durante il quale il buonismo si spreca, il giorno in cui soldi che potrebbero essere meglio spesi vanno sprecati in cose che verranno in buona parte dimenticate tra armadi e cassetti, un periodo di ipocrisia, durante il quale si fanno regali e sorrisi, che assomigliano più a ringhi, a gente che si odia ma che si deve trattare amichevolmente, solo perchè sono nostri parenti, il momento dell'anno durante il quale i preti, che fino a poche settimane prima ci ricordavano di guerre e carestie, cominicano a parlare di pace e amore, come se le guerre smettessero di esistere in quel giorno, come se sontuosi cenoni fossero a disposizione anche dei bambini del congo (in un giorno mangiamo più di quanto mangia un uomo di un paese del quarto mondo in due settimane).
Spero che mi perdonerete se non lo festeggerò.

Mick[SM=x142834]
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Non seguiamo altro che un irrealizzabile, utopico piano infinito.

[Modificato da Ultimamemoria 22/12/2003 23.08]

ariadipoesia
00martedì 23 dicembre 2003 15:54
hai ragione mik, per certi versi l'euforia del natale provoca tutto questo sconvolgimento che tu ben descrivi cosìcome ben descrivi tutta l'amarezza per le futilità di cui siamo circondati in questi giorni.
ma c'è anche l'altro natale, un natale atteso come venuta del Verbo l'attesa della promessa il compimento del Patto.
Vedi nonostante il cadere di questa foresta di ipocrisia faccia un gran fracasso, ci sono miliardi di piccole pianticelle, umili che con sacrificio giorno per giorno costruiscono, alla faccia di tutte le ipocrisie, la strada per la Verità. sono persone semplici che non assurgeranno mai a posti di rilievo nella società, persone cccche con piccoli gesti quotidiani giorno per giorno permettono che la vera essenza del natale esista per sempre.

Siamo semi... siamo solo piccoli semi che il vento spinge su terreni aridi, melmosi, rocciosi, fertili, sabbiosi, ogni nostro seme potrà rendere quanto il 10, quanto il 20, quando il 50% ma ognuno porterà fritto e seme nuovo per la speranza di un futuro di pace e se il Creatore ci ha donato il suo seme più prezioso suo figlio allora è tempo di festeggiare senza sfarzo , senza grancasse, ma nel silenzio per ringraziare il Creatore e di riflettere su quanta considerazione ha il Creatore per noi, le sue creature, che "apparso in forma umana umiliò se stesso facendosi obbediente fino alla morte e alla morte di croce"(lett san Paolo) è giusto quindi che " nel nome di Gesù ogni ginocchio si pieghi in cielo, in mare, in terra e sotto terra e ogno lingua che egli è il SALVATORE" (lett san Paolo)

festeggiamo perciò il natale come è giusto che sia,meditando ed esultando per la testimonianza della coerenza di Dio al patto con l'uomo e del suo sconfinato amore che si fa dono.
Ultimamemoria
00martedì 23 dicembre 2003 16:56
Mi piacerebbe riuscire a fingere di essere cristiano per un giorno per riuscire a concepire il tuo punto di vista.

Cobite
00martedì 23 dicembre 2003 18:37
Teoria tua, Miki
Non sono assolutamente religioso, ma ho rispetto degli altri.

E' con rispetto quindi che non penso sia del tuo parere tre quarti di quell’umanità che non sa come nutrirsi e quei credenti che non possiedono altro che la fantasia per festeggiare il Natale, ma egualmente lo festeggiano assieme ai loro cari, ai preti e alle suore che lo vivono con loro.

Il tuo Natale è quello di chi può permettersi di avere la pancia piena e per di più dispregia le speranze degli altri, inventandosi per tal motivo comportamenti fasulli. I preti, ad esempio, parlano sempre di pace, di guerre e di povera gente, ed hanno organizzazioni che provano ad aiutare i bisognosi, siano credenti o meno, siano del primo o del terzo mondo!Il Natale è un’occasione in più.

Si sia d’accordo con il loro credo, con le loro organizzazioni o con il loro comportamenti, è un fatto puramente personale ed esula da questa discussione.

Trovo quindi molta più ipocrisia nelle parole di chi vuole ad arte ignorare e denigrare le speranze della povera gente invocando a scusa qualche comportamento eccezionale, che nel comportamento di quella gente in generale che per un giorno trova l’occasione e i mezzi per festeggiare a famiglia unita il Natale. Penso infatti che per la maggior parte di loro il Natale sia una speranza, un sogno, un'utopia forse ma non certo ipocrisia.

Buon Natale

Giancarlo cobite

- Ogni alba è un pizzico d'infinito che ci viene donato assieme ad un pizzico d'arte (cobite)-

[Modificato da Cobite 23/12/2003 18.39]

ariadipoesia
00martedì 23 dicembre 2003 19:16
E' il periodo durante il quale il buonismo si spreca, il giorno in cui soldi che potrebbero essere meglio spesi vanno sprecati in cose che verranno in buona parte dimenticate tra armadi e cassetti, un periodo di ipocrisia, durante il quale si fanno regali e sorrisi, che assomigliano più a ringhi, a gente che si odia ma che si deve trattare amichevolmente.

vedi in questo concordo con te mik... un natale pagano è proprio questo ed è questo che accuratamente dovremmo evitare noi che ci professiamo cristiani di fare nostro.

bhe il mondo credo sarebbe migliore se ogni cristiano si comportasse da cristiano.

sorrido ciao mik.
Ultimamemoria
00mercoledì 24 dicembre 2003 00:00
Angela, il "natale" pagano l'ho festeggiato il 21... si chiama yule. Ti sembrerà assurdo ma quando c'è la totale assenza del dogma cristiano riesco a sentire molto di più lo spirito del natale. Se con il termine "pagano" intendi impropriamente un natale consumistico, vissuto con l'assenza dei sentimenti che accompagnano questo periodo concordo con te.

Giancarlo, io semplicemente condanno quello che chiamo "effetto confessionale", per buona parte del'anno una persona vive in funzione di se stessa e in quei pochi giorni di festa tra le centinaia di euro spesi regala qualche monetina al barbone all'angolo della strada, va in chiesa la vigilia e augura buon natale a qualche conoscente... e si sente molto meglio perchè ha fatto del bene! Non so se ti rendi conto del'assurdità della situazione.
Ho un amica che ha la casa piena di costosi tappeti orientali eppure è una forte sostenitrice delle leghe contro il lavoro minorile, quando faccio le manifestazioni con greenpeace vengono a sostenerci signore in pelliccia di visone, è l'ipocrisia persistente che non mi piace.
Parlo sempre contro chi, una volta ogni tanto, versa l'obolo per la sua anima o disquisisce a favore della tal causa umanitaria e si sente purificato, per me è l'azione che conta non il pensiero, la parola serve solo a dare una motivazione e una profondità all'azione.
Credo di potermi permettere questo atteggiamento visto che è da quasi un anno e mezzo che metto un impegno attivo per le cause nelle quali credo, dall'alfabetizzazione in africa agli interventi di greenpeace per la difesa della biodiversità (ho anche avuto il piacere di sentirmi dare dell'ecoterrorista), ma non solo cause umanitarie, ho anche manifestato per la legalizzazione delle droghe leggere e per la difesa dei diritti dei gay.
Scusa se ti sembra poco ma non mi accontento del pensierino buono un giorno all'anno.
Un ultima cosa, per la maggior parte delle persone dei paesi poveri il natale conta ben poco visto è semplicemente un giorno di doppia razione alla missione più vicina... o un giorno di fame come un altro se non c'è una missione nel raggio di 50 chilometri (cosa più che probabile), la maggior parte delle persone povere al mondo non sono cristiane, sono islamiche, induiste, politeiste ma relativamente poche sono cristiane... a meno che questa religione non gli sia stata imposta come religione di stato, così come è successo in sierra leone e in costa d'avorio.
Vi risparmio i miei discorsi anticristiani per rispetto... so che alcuni di voi sono credenti quindi non mi sembra al caso di farli.


Mick


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Non seguiamo altro che un irrealizzabile, utopico piano infinito.

[Modificato da Ultimamemoria 24/12/2003 0.17]

Cobite
00mercoledì 24 dicembre 2003 18:29


Cosa potrei dire a chi pensa che sia ipocrita una doppia razione per chi non ha neppure l'indispensabile solamente perché quella doppia razione portata da gente di buona volontà non salva il mondo intero dalla fame?
Forse potrei azzardare che quella doppia razione per chi ha fame vale molto più di tutte le gratuite polemiche di Miki.

Cosa pensare poi di chi vuole liberalizzare le droghe leggere nascondendo di proposito dietro ad un filo "d'erba" che le stesse sono stupefacenti, ovvero una comoda strada per l’arruolamento alle droghe pesanti, cosa tante volte affermata da chi lavora nel campo per levare dalla sabbie mobili proprio chi quella strada ha già percorso fino in fondo?

Collaborare con chi produce stupefacenti e vuole aumentarne la vendita non mi sembra un esempio di buon senso ne' di coscienza sociale, bensì un comportamento da condannare.

Non credo sia opportuno portare oltre nel forum questa polemica per cui chiudo la discussione e domani la sposterò in ripostiglio


Giancarlo cobite



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