Angela, il "natale" pagano l'ho festeggiato il 21... si chiama yule. Ti sembrerà assurdo ma quando c'è la totale assenza del dogma cristiano riesco a sentire molto di più lo spirito del natale. Se con il termine "pagano" intendi impropriamente un natale consumistico, vissuto con l'assenza dei sentimenti che accompagnano questo periodo concordo con te.
Giancarlo, io semplicemente condanno quello che chiamo "effetto confessionale", per buona parte del'anno una persona vive in funzione di se stessa e in quei pochi giorni di festa tra le centinaia di euro spesi regala qualche monetina al barbone all'angolo della strada, va in chiesa la vigilia e augura buon natale a qualche conoscente... e si sente molto meglio perchè ha fatto del bene! Non so se ti rendi conto del'assurdità della situazione.
Ho un amica che ha la casa piena di costosi tappeti orientali eppure è una forte sostenitrice delle leghe contro il lavoro minorile, quando faccio le manifestazioni con greenpeace vengono a sostenerci signore in pelliccia di visone, è l'ipocrisia persistente che non mi piace.
Parlo sempre contro chi, una volta ogni tanto, versa l'obolo per la sua anima o disquisisce a favore della tal causa umanitaria e si sente purificato, per me è l'azione che conta non il pensiero, la parola serve solo a dare una motivazione e una profondità all'azione.
Credo di potermi permettere questo atteggiamento visto che è da quasi un anno e mezzo che metto un impegno attivo per le cause nelle quali credo, dall'alfabetizzazione in africa agli interventi di greenpeace per la difesa della biodiversità (ho anche avuto il piacere di sentirmi dare dell'ecoterrorista), ma non solo cause umanitarie, ho anche manifestato per la legalizzazione delle droghe leggere e per la difesa dei diritti dei gay.
Scusa se ti sembra poco ma non mi accontento del pensierino buono un giorno all'anno.
Un ultima cosa, per la maggior parte delle persone dei paesi poveri il natale conta ben poco visto è semplicemente un giorno di doppia razione alla missione più vicina... o un giorno di fame come un altro se non c'è una missione nel raggio di 50 chilometri (cosa più che probabile), la maggior parte delle persone povere al mondo non sono cristiane, sono islamiche, induiste, politeiste ma relativamente poche sono cristiane... a meno che questa religione non gli sia stata imposta come religione di stato, così come è successo in sierra leone e in costa d'avorio.
Vi risparmio i miei discorsi anticristiani per rispetto... so che alcuni di voi sono credenti quindi non mi sembra al caso di farli.
Mick
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Non seguiamo altro che un irrealizzabile, utopico piano infinito.
[Modificato da Ultimamemoria 24/12/2003 0.17]