NON PARLO PER ME

NON PARLO PER ME

Non parlo per me,
nulla ho da lamentare;
dormo nella stessa
piccola scatola di legno,
quasi un talamo nuziale,
con la mia compagna di una vita.
Io e lei, assieme,
anche le nostre ossa
unite per l'eternità.

Sempre fiori freschi,
fiori esotici davanti a noi;
fiori secchi nella
stagione gelida,
e tante preghiere.
Non ci hanno dimenticato;
ma osservo,
il tempo non mi manca,
ombre ricordate
solo per pochi giorni.

Oggi un'esplosione di colori,
di profumi, di fiori costosi e variopinti.
Trasformato in un giardino,
il luogo dove abito.

Ceri, candele e gente....
quanta gente vestita
a festa, che mai vedo
durante l'anno.

Non guardano noi,
mettiamo tristezza,
chiacchierano tra loro,
vuote parole che
il vento porta dove vuole.
La gara diventa più dura,
chi avrà messo i fiori più sgargianti,
per far invidia
a quelli che li guardano?

A noi poco interessa,
noi amiamo chi
ci porta nel cuore
ogni giorno della loro vita.
Chi viene a trovarci spesso,
molto spesso.

Io e mia moglie, ripeto,
siamo anime fortunate,
noi siamo ricordati
sempre....

eccomi spero gradito qui a commentare dei quadri superbi nella scelta e per la staordinaria insuperabile bellezza che offre la natura tutta.......
ciò che scrivi è indubbiamente delicato come il tuo animo e dolce come solo il femminile sa essere......

cercherò di leggerti ogni volta che potrò ma sopratutto ogni volta che avrò bisogno di una carezza.....

ciao Aurelio A.

splendida poesia, un po' amara, anche io ho visto queste scene, ma dopo, di solito vado a trovare i miei cari, in altri momenti......a LORO... importa essere sempre nel nostro cuore....ogni giorno.... nn solo il 1 novembre..... e' tutto cio' e triste,. ma succede anche questo...
Sempre dolce e sensibile.... bacio, franka

mi hai commosso tantissimo,

io scrissi a calde lacrime questa poesia:
(chiedo scusa se forse l'ho già scritta in questo forum)

"Ti dirò"

- C'è chi è piu'vicino al sole in questo immenso mare di fragilità.
C'è una speranza da parlarne col cuore
una verità da non celare.
Ci sono parole che ti potrebbero toccare
accompagnate da lacrime sincere.
Ti dirò,
Ricorderai delle rose solo il suo colore,
il suo meraviglioso fiore
Non ti saprai spiegare il pianto
il male che fa il dolore
al posto suo l'amore come non hai saputo sognare mai.
Nessuno ti saprò spiegare il suo rumore
saràò un attimo dimenticare.
Ti dirò, di rose senza spine che nemmeno io riesco ad immaginare
Ti dirò di persone perdute che sapranno ritornare
miracoli che saprenno stupire
difficili ora da capire
nello specchio ti vedrai nelle mille albe di poi
il tuo viso dei giovani anni tuoi tu ritroverai e piu'non lo perderai
ogni giorno sorisi infiniti come gli anni tuoi
e mille e piu' altri che conoscerai,
in un amicizia l'abbraccio di un mondo
perchè ne avrai in ogni suo angolo.
Ti dirò, questa speranza è in ogni cuore il tuo ed il mio
perchè la vita,l'amore, è un regalo di Dio.-

(questa è ora diventata canzone registrata alla siae,testo Valter D.P. & Umberto A. musica Umberto A.

Mamy, questa tua è pervasa da un mare calmo, o spietatamente mosso... dove lo sguardo dell'aldilà si manifesta anche nei nostri gesti...




Grazie
Gae

Ceri, candele e gente....
quanta gente vestita
a festa, che mai vedo
durante l'anno.

Narro con la voce cara del mio nonnino materno che ha voluto che io nascessi (al contrario del mio padre biologico che voleva che la mamma abortisse) e mi ha fatto da padre per tutta la sua vita.

Sono passati più di trenta anni da quando lui è tornato a Casa, ma io lo sento vicino meglio di prima; non passa giorno senza che io lo pensi, con nostalgia, tanta, seppur con dolcezza.

Lui racconta di quanta gente si affolla nei camposanti in questi giorni, durante l'anno sono io che, con mia madre, mettiamo fiori secchi (ne compriamo moltissimi, sulle tombe a cui mancano o sono appassiti.

L'onore che si dedica a chi ci ha preceduto dovrebbe essere visibile durante ogni stagione; ora che mia mamma non può più guidare ed io non vedo molto bene, per le cure, dopo questo periodo metteremo dei fiori secchi (non finti di plastica); in primavera saranno sostituiti da fiori freschi.

Quando passo davanti al cimitero che ospita le loro ossa io mi rivedo bimba che accompagna la nonna ad ogni funerale: era il mio dovere quotidiano e ricordo com'era il viale alberato e i cespugli di bosso che formavano labirinti incantevoli.

Ora ci sono i parcheggi....................

Mi inchino davanti alla bellezza di questa poesia, ai commenti ed anche ai tuoi pensieri Fiordineve.. Un abbraccio