My Way

Ciao,
ora ho tempo per scrivere a te la favola dei miei sogni e dei miei rimorsi.
Ora potrai leggere con il leggero scivolare delle dita il testo che incisi in brail sulla pietra grezza del mio cuore.
Leggerai le parole senza suoni che inondano il mio spirito e trasformano le mie corde vocali in striscioline di carta vetrata, per graffiare l'animo di chi le ascolta.
Apro a te i miei cancelli, ora i miei giardini segreti sono i tuoi.
Guarda, mia cara amica, mio caro amico, come l'acqua della mia fonte vince l'ostacolo della percezione, e scivola verso l'alto per rituffarsi nel mare che la partorì.
Guarda come l'erba del mio prato zampilla gocce di rugiada verso il cielo.
Ascolta con me il rumore assordante dei silenzi che qui deposi ogni notte in cui il mio ululato schiaffeggiava la luna.
Riesci a comprendere tutto ciò?
Riesci a immaginare ciò che immagino?
Riesci a vedermi riflesso in te?

Ora aiutami, sorreggimi mentre tento mille volte di rialzarmi dal mio giaciglio, posa la tua mano nella mia, e lascia che io ti guidi nel labirinto dei miei silenzi.

Leggerai con me le rime di quella poesia più bella... che ancora non scrissi.
Comporrai con me quella melodia senza che l'inchiostro sporchi l'immacolato bianco del pentagramma.
Vedrai con i miei occhi i colori che ancora in natura non riuscii a creare.

Ciao.

Torna presto a trovarmi, la chiave dei miei giardini segreti sarà sempre lì, appesa con un filo d'aria, a quel ramo che non c'è.


Percorri con me questa strada, la mia.

Ti leggo,

ascolto il tuo canto,

sento il tuo cuore ...

Non è forse questa la poesia?


Grazie amico, grazie davvero


Giancarlo cobite