Metamorfosi

Anemonephobia
00mercoledì 15 febbraio 2017 10:08
(luce di zaffiro su pupille appena nate
è un cielo che risorge dalle tenebre di ieri
come un occhio cosmico che splende sui sentieri
delle mie galassie ancora inesplorate)


è fumo nero quel che vedo nei ricordi e nei rimpianti
niente rose nè colombe ma corpi e cuori stanchi
di sognare e di cercare una chiave di diamante
che non troveranno mai nel cuore di un'amante

il mio mondo scompariva in un mare di nebbia amara
la linea dell'orizzonte diventava sempre più scura
come una luna folle che spunta e ruba il giorno
magnetica di incubi e corvina come l'inferno

Oggi riapro gli occhi e costruisco arcobaleni
perdono i demoni che mi accarezzano le mani
torno a giocare con la scelta e con il caso
sulla scacchiera criptica di questo universo



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Potrei rivedere questa poesia e aggiungervi una strofa. Per il momento posto questa versione.

PastorErrante
00mercoledì 15 febbraio 2017 23:18
Mi piace molto il contrasto tra la malinconia e il senso di disillusione delle prime strofe e la "rinascita" più consapevole e matura alla fine
È realistico e la visione della vita come una partita dà una sensazione di forza tratta dalle esperienze negative vissute
Anemonephobia
00giovedì 16 febbraio 2017 20:08
Re:
PastorErrante, 15/02/2017 23.18:

Mi piace molto il contrasto tra la malinconia e il senso di disillusione delle prime strofe e la "rinascita" più consapevole e matura alla fine
È realistico e la visione della vita come una partita dà una sensazione di forza tratta dalle esperienze negative vissute



Sostanzialmente hai centrato il messaggio delle mie parole. La poesia è nata in un momento di euforia che si è rivelato, purtroppo, piuttosto effimero, ad ogni modo mi ha fatto piacere scrivere qualcosa di positivo. Grazie mille per il tuo intervento e la tua attenzione.


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