Me lo ricordo ancora quel bacetto

Me lo ricordo ancora quel bacetto,
la primavera di tanti anni fa;
pieni di vita e d’immaturità
col cuore che scoppiava dentro al petto.

Ormai ci siamo persi ma chissà
se è un tuo ricordo che conservi stretto,
gelosamente chiuso in un cassetto
dentro lo scrigno dell’intimità.

Oppure come vento che confonde
il tempo ha vinto e ti ha portato via
frammenti che non torneranno più.

Dico il tuo nome e il cuore mi risponde,
l’immagine è colore nostalgia
scolpita nella nostra gioventù.

Ricordo struggente di un tenero bacio al tempo degli anni giovanili, forse più felici e speranzosi, con la speranza che l'altra l'abbia conservato nello scrigno dei ricordi più belli- C'è sempre, però la polvere del tempo a coprire tutto e la corsa della vita a far dimenticare, ma io mi auguro che lei se li ricordi ancora..

E’ interessante notare come ad un certo punto della vita le cose passate (non sempre, per carità) è come se perdessero la componente di un sia pure velato rimpianto per dare spazio ad un tenero e lieto sorriso, quasi una carezza all’anima.

Ciao

Francesco

(Bog), 18/11/2013 12:02:

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Me lo ricordo ancora quel bacetto,
la primavera di tanti anni fa;
pieni di vita e d’immaturità
col cuore che scoppiava dentro al petto.

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Ai miei tempi adolescenziali in vacanza al mare un amoretto poteva concludersi con un bacetto, anche niente e una cartolina col "ti ricordo sempre".
Oggi a qualsiasi età gli amori si usano e gettano.
Rimpianti per una giovinezza remota più che per ormai troppo sfumati ricordi.E per una rivoluzione sessuale quando ero ormai fuori gioco, come
giovane ragazzo desiderante.



Mario

Questa poesia mi ha colpito per la sua capacità di far rivivere a tutti "quel bacetto" che è rimasto nello scrigno del cuore tra i valori più preziosi.
A quanto pare ce l'abbiamo in molti.

Piaciutissima.

Giancarlo