fiordineve
00domenica 21 novembre 2004 02:13
M.ANTO



Chissà perchè solo oggi, mi sono rammentata di come i miei compagni di scuola mi chiamavano.

M aria ANTO nietta = M.ANTO ! E mi rivedo, ragazzina ora dai capelli quasi rapati, ora colle chiome fluenti che scendono sulle spalle, treccine o codini, colorati di biondo cenere, di rosso o del color castano mio.
Coi pennarelli mi dipingevo fiori sul viso e sulle mani, voglia di novità, di partecipare al '68; amare tutti e nessuno, solo innamorata dell'idea di amare.

Minigonne vertiginose, voglia di non tacere, gridare contro le ingiustizie; presuntuosa da sapere di essere ammirata; reginetta della scuola; l'unica ragazzina del primo anno ad entrare nel giornalino scolastico, fino a diventare caporedattore; politica e musica, abiti e conferenze, passavo da un argomento all'altro, discussioni e lotte per mantenere la classe unita; quanto sono cambiata da allora!
Eppure sono ancora così, dentro, nulla è diverso da quei giorni: spensierata, entusiasta sempre attenta ai bisogni altrui.

Una che si commuove solo nel vedere un raggio di sole che attraversa la nebbia che si dirada, tra gli alberi riposanti dell'inverno, che amo.
Una che ha visto i fossi ghiacciati e che desisdera scendere dall'auto per spezzare con un suono secco quella lastra che potrebbe sostenere il suo peso.
Una che legge le favole e si commuove per i film a lieto fine, che si era illusa di avere un principe azzurro accanto e non si è accorta che era uno stregone.

M.ANTO esiste ancora, è dentro me, fa parte di me, non lascerò che muoia, vanitosa come sono vorrò lasciarmi adulare come allora, quando guardavo fuori dai vetri ed immaginavo che un'astronave atterrasse per non sentirmi sola nell'universo, per ritrovarmi, all'improvviso, di fronte il volto cupo e imbronciato di un professore che mi poneva una domanda che non avevo nemmeno sentito.

Vecchio professore, tu il bambino nascosto lo avevi già lasciato morire; io non lo farò mai.








Zalmoxis
00domenica 21 novembre 2004 06:57
[SM=x142944]
fiordineve
00mercoledì 24 novembre 2004 03:37


Troppa loquacità può devastare il silenzio.:ms39:
ViaggiatorexIstinto
00mercoledì 24 novembre 2004 03:59
Di notte, per ricordare, o solo per rubarsi il silenzio, la tranquillità del sonno altrui, la sulitudine condivisa, di un'anima sveglia, che veglia su anime addormentate...
mi sa molto di rifugio...
ma forse mi sbaglio...
magari è tradi anche per me...
[SM=g27823]
buonanotte
fiordineve
00giovedì 25 novembre 2004 19:18

Quasi vero; vivo da sola con la mia micia e, se scrivo, l'alba arriva prima.[SM=x142906]
Questa è la versione 'lo-fi' del Forum Per visualizzare la versione completa clicca qui
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 01:19.
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com