Lode al tempo che corre

I miei passi su questa terra sono divorati da corvi
Sanguisughe e tafani, e parassiti di altre specie
Cercano la linfa vitale che scorre nei miei giorni.

Ho ancora la libertà
di correre su prati grigi schiacciati
dalla leggiadria di cieli violacei;
di trafugare tombe di fate morte,
di squartare sorrisi di sirene
dal canto ormai rauco ed opaco.

Dovrei cedere l’anima in dono
Alle dita bambine di Mefistofele,
per poter cogliere rosee pratoline
di un campo all’ombra di un’eclisse detta vita.

Questo coraggio ancora mi sfugge

Non darò al demone
la mia anima,
riuscirò a scacciare i gechi
che scavalcano le mura
della mia intimità.
Le fate mi saranno amiche
e rivedrò il cielo cobalto
e una coperta verde per prato.

Salirò in alto
sempre più in alto,
sconfiggerò la gravità
ritrovandomi angelo tra gli angeli
.
.
.
.
.
sarò libero!!!!

L'intensità delle tue parole è un dono inequivocabilmente grande per un ragazzo giovane come te.

Sei grande ed è un piacere leggerti.

E' vero, Maria Antonietta, questo ragazzo è speciale...
lo leggo dimenticando sempre la sua età...
e quando me ne ricordo...mi sento piccola piccola...
e felice di conoscerlo...

Qua la mano, ragazzo, sei forte!

concordo con voi tutti....davvero speciale!

Lucia