Re:
La poesia è davvero molto bella. Nei primi versi c'è la rappresentazione del disfacimento possente raffigurato da un vortice di esperienze che adesso è fatto di lacune e silenzi ma anche di ricordi che spesso fanno male per quello che evocano e per come lo fanno.
Nella seconda parte l'autrice rivolge lo sguardo al "core" del vortice, l'anima che risiede al suo interno, la lanterna giapponese fragile, effimera ma pur sempre dotata di un soffio di luce e quindi di vita. E' qui che, secondo me, si concentra il pathos della poesia.
Spesso infatti pensiamo alla fine della vita come qualcosa che riguarda solo il corpo. La macchina si ferma, il metabolismo non funziona più, sopravvive qualcosa però che chiamiamo anima.
Siamo così abituati a pensarla in questi termini che non ci rendiamo conto che le cose potrebbero andare esattamente come è sotto i nostri occhi.
La lampada si spegne e basta
L’anima stropicciata presto
si spegnerà e sarà l'assenza
di ciò che fu, di ciò che sarebbe
Sono questi i versi che mi colpiscono in modo particolare.
Hai trovato due splendide metafore secondo me, per raccontare gli ultimi passi dell'esistenza.
Alla fine rimane il corpo senza anima di una rosa poggiata sul tavolo a rappresentare la bellezza stessa della vita segnata dalla sorte.
Non so se tutto questo centri col messaggio della tua poesia ma così mi è arrivata e così ho voluto commentarla.
ciao franco