Lampade giapponesi

Raggio di Sole21.
00giovedì 18 giugno 2015 00:53



Vortice di esperienze passate
cosparse di camelie carnose
si sbriciola in lacune,
silente in ascolto del silenzio
gioca col ricordo, fa male,
con l’ indice addita la via…
giudica.

E intanto rimane una lampada
in carta di riso, effimera,
provvisoria, fragile.
L’anima stropicciata presto
si spegnerà e sarà l'assenza
di ciò che fu, di ciò che sarebbe
ma non sarà...

una rosa sul tavolo senza acqua

[SM=x142887]



Laura.



[SM=x142887]

A.Bonelli
00giovedì 18 giugno 2015 13:03
Quanti sono fragili I sentimenti e le cose che ci circondano, tutto passa e lascia amarezza e rimpianto [SM=g27811]
debona
00giovedì 18 giugno 2015 13:27
Sai che non sono un'esperta ed anche poco qualificata per critiche e commenti... ma le poesie "le sento" ed alcune riescono a toccare la mia anima.

Le tue "Lampade giapponesi", hanno portato in questo mio attimo di vita, quei chiaro-oscuri, quelle luci scintillanti e poi improvvisamente fievoli per illuminare e poi improvvisamente oscurare le emozioni che rendono la nostra vita cosi' dolce e a volte amara.

Un'altalena tra felicita' e dolore dove pero' alla fine la rosa, pur senza acqua, conserva tutto il suo splendore.[SM=x142922]





Rosy.S
00giovedì 18 giugno 2015 15:25
E meno male che debona non è esperta e qualificata, sennò che direbbe?
Faccio mio il suo commento.

Riporto i versi che mi sono piaciuti e che mi richiamano un quadro a tinte grigie e viola, colori sfumati picchiettati da macchie di camelie sullo sfondo da una finestra aperta e nell'interno, in primo piano, l'alone sublime che emana la lampada in carta di riso lieve come un soffio, delicata come l'anima che vive di attimi sapendo che il tempo scorre e non resta nulla tra le mani, se non una rosa recisa in un vaso senz'acqua, bellezza che si accartoccerà, e l'Autrice sente dentro di sé tutta l'inquietudine esistenziale perché tutto si trasforma nel breve spazio di due attimi, tra gioia dell'anima e malinconia. Malinconia che non è altro che tacita richiesta di attenzione e speranza nella linfa vitale che nutre la pianta e farà sbocciare altre rose.
Penso che eliminando un verso nella prima strofa e parte del penultimo, la resa di questa bellissima lirica sarebbe ottimale a tutti gli effetti e centrerebbe il bersaglio.


Vortice di esperienze passate
cosparse di camelie carnose
si sbriciola in lacune,
gioca col ricordo, fa male,
con l’ indice addita la via…
giudica.

E intanto rimane una lampada
in carta di riso, effimera,
provvisoria, fragile.
L’anima stropicciata
presto si spegnerà
e sarà assenza di ciò che fu,
di ciò che non sarà...

una rosa sul tavolo senza acqua



Molto bella la correlazione tra la lampada, l'anima e la rosa [SM=g27811]
puer longaevus
00giovedì 18 giugno 2015 19:18
Re:
Rosy.S, 18/06/2015 15:25:

E meno male che debona non è esperta e qualificata, sennò che direbbe?
Faccio mio il suo commento.

Riporto i versi che mi sono piaciuti e che mi richiamano un quadro a tinte grigie e viola, colori sfumati picchiettati da macchie di camelie sullo sfondo da una finestra aperta e nell'interno, in primo piano, l'alone sublime che emana la lampada in carta di riso lieve come un soffio, delicata come l'anima che vive di attimi sapendo che il tempo scorre e non resta nulla tra le mani, se non una rosa recisa in un vaso senz'acqua, bellezza che si accartoccerà, e l'Autrice sente dentro di sé tutta l'inquietudine esistenziale perché tutto si trasforma nel breve spazio di due attimi, tra gioia dell'anima e malinconia. Malinconia che non è altro che tacita richiesta di attenzione e speranza nella linfa vitale che nutre la pianta e farà sbocciare altre rose.
Penso che eliminando un verso nella prima strofa e parte del penultimo, la resa di questa bellissima lirica sarebbe ottimale a tutti gli effetti e centrerebbe il bersaglio.


Vortice di esperienze passate
cosparse di camelie carnose
si sbriciola in lacune,
gioca col ricordo, fa male,
con l’ indice addita la via…
giudica.

E intanto rimane una lampada
in carta di riso, effimera,
provvisoria, fragile.
L’anima stropicciata
presto si spegnerà
e sarà assenza di ciò che fu,
di ciò che non sarà...

una rosa sul tavolo senza acqua



Molto bella la correlazione tra la lampada, l'anima e la rosa [SM=g27811]



ancora co ste forbici eh Rossà....!! [SM=x142834] come un diavoletto sono venuto qui seguendo anima e foglie e puntini che odi, e qui ho trovato un composizione , come direbbe voodoo, tò una poesia!!! mi scuso con la padrona di casa che deve aver pazienza con me, vecchio, se uso altri nomi e scherzo con la Ross...ma qui Raggiodisole ha penetrato la mia noia e se davvero la traccia disegnata da Ross è questa, ed io medesimo condivido in pieno, allora esci un poco dalla tua inquietudine esistenziale, perché almeno...sai scrivere eh cribbio!!! e lo fai pure bene il compito assegnato allo scrittore, cioè di trasmettere al fondo un messaggio... [SM=x142874] [SM=x142891] ciao vir
Violadaprile
00giovedì 18 giugno 2015 19:46
Bella poesia, bellissimi giochi di luce
mi viene in mente il bellissimo e drammatico film "Lanterne rosse", di Zhāng Yìmóu, cinese e non giapponese ma comunque di una cultura molto vicina, le lanterne sono le stesse, carta di riso crepitante, in poco tempo friabile come ala di farfalla
come i nostri sentimenti che il tempo porta via

non ti cito perché già le citazioni sono chilometriche, mi limito a sottolineare la bellissima chiusa, sempre tanto importante come sempre sono le chiuse, che coglie e riassume tutto il senso, nascosto e palese:
una rosa sul tavolo senza acqua

morirà questa rosa, ma non oggi
[SM=x142887]
Rosy.S
00giovedì 18 giugno 2015 20:29
Virgilio Mietti:


ancora co ste forbici eh Rossà....!! [SM=x142834] come un diavoletto sono venuto qui seguendo anima e foglie e puntini che odi, e qui ho trovato un composizione , come direbbe voodoo, tò una poesia!!! mi scuso con la padrona di casa che deve aver pazienza con me, vecchio, se uso altri nomi e scherzo con la Ross...ma qui Raggiodisole ha penetrato la mia noia e se davvero la traccia disegnata da Ross è questa, ed io medesimo condivido in pieno, allora esci un poco dalla tua inquietudine esistenziale, perché almeno...sai scrivere eh cribbio!!! e lo fai pure bene il compito assegnato allo scrittore, cioè di trasmettere al fondo un messaggio... [SM=x142874] [SM=x142891] ciao vir



eccolo, eccolo!! Mo subito arriva e fa il galletto con le gallinesse [SM=g27828]

Laura, te lo dico io, questo qui è tutto un programma [SM=g1602841]
Ormai lo conosco da anni, anche se solo virtualmente, 'na mezza volta ci ho parlato pure a telefono a un raduno dove io non sono mai andata e non me ne pento [SM=x142834] , sennò questo qui altro che con le forbici: col machete mi avrebbe aspettato [SM=x142847]

però vedi, noi scherziamo ma ci rispettiamo profondamente e altrettanto ci stimiamo, non si trovano facilmente persone che sono sincere ed hanno garbo e sono pure simpatiche, e poi guardalo in foto che micione [SM=x142913]


Nakurisch
00venerdì 19 giugno 2015 00:00
Questi versi sono davvero "carnosi"...quasi li ho sentiti sulla lingua nel leggerli. Vitali [SM=g27817]
Raggio di Sole21.
00venerdì 19 giugno 2015 14:56
Ringrazio di cuore tutti: ancora ieri, rileggendola, pensavo: "Ammazza...tutta da rifare". Un grazie particolare a Gio' che si butta giù e non dovrebbe; un grazie a Rosy che fu una delle mie prime insegnanti (pensa che responsabilità) e grazie di cuore anche agli altri che hanno dato luogo ad una simpaticissima discussione.

[SM=x142887] [SM=x142887] [SM=x142887] [SM=x142887] [SM=x142887]

Laura.
60Grisby
00venerdì 19 giugno 2015 18:56
Un interessantissimo gioco di metafore, musicale, piaciuta
cripaf
00venerdì 19 giugno 2015 22:31
Re:
La poesia è davvero molto bella. Nei primi versi c'è la rappresentazione del disfacimento possente raffigurato da un vortice di esperienze che adesso è fatto di lacune e silenzi ma anche di ricordi che spesso fanno male per quello che evocano e per come lo fanno.
Nella seconda parte l'autrice rivolge lo sguardo al "core" del vortice, l'anima che risiede al suo interno, la lanterna giapponese fragile, effimera ma pur sempre dotata di un soffio di luce e quindi di vita. E' qui che, secondo me, si concentra il pathos della poesia.
Spesso infatti pensiamo alla fine della vita come qualcosa che riguarda solo il corpo. La macchina si ferma, il metabolismo non funziona più, sopravvive qualcosa però che chiamiamo anima.
Siamo così abituati a pensarla in questi termini che non ci rendiamo conto che le cose potrebbero andare esattamente come è sotto i nostri occhi.
La lampada si spegne e basta

L’anima stropicciata presto
si spegnerà e sarà l'assenza
di ciò che fu, di ciò che sarebbe


Sono questi i versi che mi colpiscono in modo particolare.
Hai trovato due splendide metafore secondo me, per raccontare gli ultimi passi dell'esistenza.
Alla fine rimane il corpo senza anima di una rosa poggiata sul tavolo a rappresentare la bellezza stessa della vita segnata dalla sorte.
Non so se tutto questo centri col messaggio della tua poesia ma così mi è arrivata e così ho voluto commentarla.
ciao franco



Raggio di Sole21.
00lunedì 22 giugno 2015 18:43
Non voglio passare per una maleducata. Scusatemi per il ritardo. Grazie anche a voi, Grisby e franco, siete stati tutti molto carini e mi avete offerto interessanti spunti di riflessione.
Grazie.

[SM=x142887]

Laura.
dvrizzo
00lunedì 22 giugno 2015 18:50
Poesia davvero carina, molto musicale :)! Trasmette un senso di melanconica fragilità, resa con immagini forti dal punto di vista visivo e al contempo delicate poeticamente. Un bel pezzo insomma, complimentoni!
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