Re:
Quando ero piccolo c'era l'idea che la luna fosse inarrivabile
qualcosa che stava in un altro mondo al di là delle possibilità
di qualunque uomo.
Idea infondata evidentemente che solo un bambino poteva avere
o l'ignoranza di quello che effettivamente stava succedendo sulla terra
e certo il vivere in provincia non aiutava ad immaginare che di lì a poco
i satelliti che sempre più spesso ci giravano intorno, costringendoci a stare col naso all'insù avrebbero ben presto cambiato rotta e dimensione
per sbarcare sul quel terreno di luce bianca che evocava lupi e licantropi e streghe
nelle notti infuocate della lunghissima estate.
Questo era il dopoguerra, un'epoca di decenni ben marcati come gradini della storia
che avrebbero portato al terrazzo degli anni nostri, quasi indistinguibili gli uni dagli altri tanto sono dominati dalla tecnica e dal consumo sfrenato .
Tu scrivi :
ti alzi così...
bimba appena addormentata
e sono d'accordo con te anche se non è più irraggiungibile ed un proiettile lanciato dallo stesso uomo ha sfiorato proprio ieri un pianeta e le sue lune a distanze inimmaginabili.
Ecco allora che questi nostri anni, sempre più spesso definiti senza senso, un senso forse ce l'hanno e ci stanno preparando a toccare altre lune, sempre più lontane.
Tanto si sa, nessuno può fermare la Tecnica lanciata verso l'onnipotenza
come se questa volta sia toccato ad Adamo creare un Dio a sua immagine e somiglianza.
Speriamo che Questi abbia il buon senso di non pensare mai che l'Uomo sia morto e con esso la capacità di un essere vivente di meravigliarsi di fronte allo spettacolo della notte per dire:
la luna resta certo un miracolo.
piaciuti i due versi citati
ciao franco