LO STESSO CIELO

LO STESSO CIELO CHE NEI GIORNI DI CONOSCENZA
CI HA RAPITO TRA LE GRASSOCCE GIORNATE ROMANE
CI AVVINGHIA IN LOTTA SUL PAVIMENTO ANSIMANDO
NELLA STANZA LE INTERESSANTI PAROLE D'AMORE.

CONFUSO SBALORDITO ED ESALTATO PENSO DA VERO
LEONE AFFAMATO ESPLORO IL TUO OCCHIO VERDE
NELL'ALONE ROSSO DEL VISO CHE IN SILENZIO
ASSORDANTE MI FISSA E MI MOSTRA IL SUO SALUTO.

IO VOLTO LA SCHIENA AL TUO BACIO MI LASCIO BOLLIRE
DAL CALDO CHE NE TRASMETTE AL TATTO RUGGISCO PREOCCUPATO
E CONCEDO IL CORAGGIO D'AMARTI ANCORA, ORA. SEMPRE. E
DOMANI. ALE .

RUGGITI ROMANI



Giancarlo

allora.........visto che mi si è spento il pc mentre mi preparavo a scriverti il commento...........te lo scrivo adessooooooooo!!
...travolgente passione nata sotto il cielo..che rende una città come Roma stupendamente 'intrigante e complice'...e..spesso il finale..è anche un pavimento che si scalda d'Amore..ove i sensi acquistano la prepotenza 'leonica' del possesso fisico e del cuore al massimo!! hai reso l'idea !
ciaoooooooooooo e...forte he he !! auguri!
un abbraccio ed un jolly-smileeeeeeeeee!! banny.

un enorme RIRIGRAZIE

JACK

AMO'IMMAGINE INDISTRUTTIBILE ADAGIATA SUL CUORE.KISS..ALE