LA MELA (esercizio di scrittura)

marilena c
00domenica 16 novembre 2003 02:07
LA MELA

Aveva mangiato proprio bene oggi.
Il pasto era stato ottimo, uno dei migliori che avesse mai consumato.
Rosetta aveva superato se stessa.
Doveva anche aver aggiunto un ingrediente alla besciamella perché aveva un sapore insolito. Molto gradevole comunque.
Pensava di non poter più inghiottire altro cibo tanto si sentiva sazio.
Scostò la sedia dal tavolo, e con un sospiro spinse in avanti il ventre e sentì la cintura stringerlo alla vita.
Slacciò la fibbia e fece un nuovo sospiro, di sollievo questa volta.
Fu tentato di alzarsi dalla sedia per andare a fare il solito pisolino, quando il suo sguardo si posò sul cesto della frutta che faceva mostra nel mezzo della tavola ora tutta disordinata.
La sua attenzione fu attratta da una grossa mela rossa dalla pelle così lucente quasi fosse stata lucidata con la cera.
Non c'era da meravigliarsi se Adamo assaggiò di quel frutto, se anche la mela che Eva gli offrì era bella come questa che ora lo stava guardando dal cesto in mezzo alle altre frutta.
Allungò la mano e prese dal cesto la mela. Quasi con voluttà la tenne stretta nel palmo e gli parve di toccare il seno della sua donna.
L'accarezzò per sentirne il fresco vellutato della pelle.
Gli venne in mente l'essenza della vita stessa: un frutto nato dalla terra nera e sporca che era diventato così bello e colorato.
Prese il coltello ed ebbe un attimo di esitazione.
Gli sembrava di compiere quasi un sacrilegio ad affondare la fredda lama su di un così bel capolavoro della natura.
Poi si decise e con quel gesto provò un gusto quasi profanatorio.
La mela si aprì e apparve la polpa bianca in netto contrasto con il rosso della pelle.
Pian piano sbucciò la mela e incominciò a mangiarne dei piccoli pezzetti.
Sotto i suoi denti la polpa produceva una strano scricchiolio che lui sentiva forte nelle sue orecchie.
Il succo gli invase la bocca e lui succhiò e inghiottì.
Chiuse gli occhi per assaporare il godimento che tale operazione gli produceva in tutto il suo corpo.
Per un po' tutto intorno a lui svanì ed egli assaporò quell'atto tanto comune ma quasi sacro che è il nutrirsi di un animale.


Cobite
00domenica 16 novembre 2003 14:20
Marilena ...[SM=x142887]
mi fai sentire il dolce sapore accarezzare la lingua ed il palato, il suo sciogliersi in zucchero nell’acquolina in bocca, il succhiar del nettare dal mitico frutto ....
Frutto?


Grazie, mitica tu.... [SM=x142872]

Un abbraccio [SM=x142857]


Giancarlo cobite


danzandosottolaluna
00lunedì 17 novembre 2003 18:17
La mela...galeotta fu...ed è...!


Raffinata sensualità nel morso...alla mela!!!


[SM=x142871]


( scrivi davvero bene!!!)


fiordineve
00martedì 27 gennaio 2004 17:55
RE

Chissà perchè un frutto così comune e talmente gustoso è sempre associato a immagini talora funeste.
Tu stessa hai citato Adamo ed Eva, poi la mela di Paride che scatenò la guerra di Troia, la mela della strega cattiva di Biancaneve, la mela di Guglielmo Tell, la mela di Newton.

Simbolico il tuo accostamento alla polpa soda del frutto al seno della donna amata; piaciuto molto.

Baci8
mimosa57
00mercoledì 28 gennaio 2004 01:14


racconto quasi....voluttuoso

da stasera mangerò la mia mela quotidiana con un gusto diverso...

brava Mari [SM=x142887]

Lucia [SM=x142909]


marilena c
00lunedì 9 febbraio 2004 03:48
GRAZIE
GRAZIE GRAZIE, SIETE TROPPO GENTILI...
Questa è la versione 'lo-fi' del Forum Per visualizzare la versione completa clicca qui
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 17:01.
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com