C'era una volta una ragazza alta e bionda che ammiravo da quattro anni; dopo la morte di Agnese, mia moglie, avvenuta sei anni fa, mi ero rinchiuso in casa, la vita non m'interessava più.
Avevo tre splendidi figli, due nipotini, ma io ero morto dentro, fino a che mio cugino mi ha "costretto" ad uscire, suffragato dalle insistenze dei miei ragazzi.
Vivevo tranquillo, avevo Rachele e Tiziano da accudire, mentre mia figlia Anna insegnava; Sandra aveva appena concluso i suoi studi laureandosi e Aldo si era già sposato.
Non mi interessava più nulla; il mio giardino, il mio orto e la visita a mia moglie.
Fino a quella sera.
Lei era là, la osservavo incantato, era così bella che mi sono innamorato subito di lei; non ballava quasi mai, sorridente, sempre con la sigaretta tra le labbra (e questo non glielo perdono), uomini che le ronzavano attorno ne aveva, ma sembrava disinteressarsi di tutti.
Mi sono detto che, probabilmente, si dava un sacco d'arie; ma quel volto non riuscivo a scordarlo.
Ho saputo che si era messa con un tizio, che era ammalata, che quel ragazzotto le faceva le corna. Io avevo, nel frattempo dato che sono un bell'uomo, inutile negarlo, avuto storie con decine di donne, nessuna che mi fosse cara; avventure di sesso, il cuore era chiuso.
Tra me pensavo, ora vediamo che farà la bionda quando scoprirà che il suo uomo la tradisce; secondo me sarà una sciocchina e se lo terrà dividendolo coll'altra per non rimanere da sola.
Lo stupore nel vederla, da sola, mentre l'ex era nella stessa discoteca, la dignità con cui affrontava la cosa mi hanno impressionato non poco.
Un sabato non avevo nessuna voglia di andare a ballare; avevo appena lasciato una donna cattiva, gelosa e possessiva, per accontentare i miei amici vado e la c'è lei.
Sola, come sempre, le sue amiche stavano ballando coi loro uomini (tutti sposati) la vedo alle 21, trovo il coraggio di invitarla a ballare alle 23, lei mi sorride, oh quanto mi piace quel sorriso, e mi dice si.
Avevo capito bene? Era un siiiiiiiiiiiiiiiii!!!!!
Sette lenti, sette revival di canzoni che cantavamo assieme, e poi inizia la disco e non la vedo più.
Uscita, sparita, ed il mio sogno era crollato.
Domenica sera, al Mascara, io vado, forse il destino è un cospiratore nato, ci sono sei piste, trovarla, se mai c'è, è quasi come cercare il proverbiale ago nel pagliaio; ma ecco, è lei che si avvicina, non ho più sentito il cuore; lei cercava un cameriere, ma mi ha preso per mano e mi ha detto: "Seguimi" e poi abbiamo ballato fino alla chiusura.
E poi è stato amore, immenso, totale, da parte mia, titubante lei; non voleva soffrire, aveva conosciuto solo amarezze; io ho avuto una vita felice e facile.
Piano piano, anche se i capricci li fa ancora, questa mia ragazza ha imparato ad amarmi e le ho insegnato come fare l'amore, ho trovato in lei l'ingenuità di una vergine, lei che si abbandona a me, che mi dice quanto stia bene tra le mie braccia che sembrano fatte apposta perchè il suo viso si appoggi.
Il mio unico scopo nella vita è renderla felice, vedere quegli occhioni blu farsi luminosi mentre mi bacia, proteggerla dai mali e dalle cattiverie, e la tremenda paura di perderla, anche se so che lei è fedele fino al sacrificio.
Sergio
p.s. questa è la storia che mi ha scritto Sergio, quando è venuto da me nel pomeriggio, perchè stavo male; ha tolto dalla soffitta il suo lavoro e mi ha curato come il migliore dei medici. Mi sono addormentata, verso le 16.30 e alle 19, al mio risveglio, lui era ancora accanto a me, non fidandosi di lasciarmi da sola.
F I O R E[IMG]
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MARIA ANTONIETTA
...le persone amate non le ho amate mai abbastanza... (Roberto Vecchioni)
[Modificato da fiordineve 06/03/2004 20.01]