L'uomo nero ( a volte ritorna.)

garofano a.
00venerdì 10 aprile 2015 09:34
potesse, vivere
rubarti solo lacrime

potrei asciugarle
sentirne il sale sulle labbra
il peso tra le braccia

comunque libera
da quest'angoscia
che cammina dentro

tra fogli bianchi
un papavero appassito

sulle coperte di un bambino
l'uomo nero
Rosy.S
00lunedì 13 aprile 2015 10:25
Mi piacciono molto i due distici finali.
La parte precedente non mi arriva molto chiara, ma non so spiegarti cosa non mi convince. Di sicuro eliinerei la virgola nel primo verso.


garofano a.
00lunedì 13 aprile 2015 13:27
Re:
Rosy.S, 13/04/2015 10:25:

Mi piacciono molto i due distici finali.
La parte precedente non mi arriva molto chiara, ma non so spiegarti cosa non mi convince. Di sicuro eliinerei la virgola nel primo verso.





Per la virgola è un piccolo refuso,me ne sono accorto ma in questo forum non si possono fare modifiche dopo un certo tempo, per il resto la mia voleva essere soltanto una imprecazione, vorrei non vedere in te il male di vivere, l'angoscia,contro le quali non abbiamo armi se non medicine, quella paura inconsistente e priva di motivo, come la paura dell'uomo nero, del buio, che correva sulle coperte prima di dormire, e che fa appassire, toglie sogni aspirazioni progetti, sulle pagine del futuro, quelle bianche non ancora scritte, ho dato immagini, e se sono valide, ognuno può dare il suo senso, spero.


Grazie del tuo passaggio Pino [SM=x142870]
simonecorrieri
00lunedì 13 aprile 2015 23:40
Bella questa esortazione a non avere paura,
esorcizzando l'uomo nero che a volte ritorna.
Piaciuta.
il_rimario
00martedì 14 aprile 2015 09:36
Re:
Rosy.S, 13/04/2015 10:25:

Mi piacciono molto i due distici finali.
La parte precedente non mi arriva molto chiara, ma non so spiegarti cosa non mi convince. Di sicuro eliinerei la virgola nel primo verso.






Gli anacoluti, molto diffusi nei poeti dilettanti, sono costrutti in cui non viene osservata la sintassi normale.

Non sono inseribili ( o almeno non tutti) in una "licenza poetica" espressiva.

Rendono poco chiaro un concetto.

In tale ambito entriamo non nella competenza metrica, ma in un'abilità linguistica, in tutte le sue componenti, che - a mio parere - andrebbe esercitata assiduamente da parte di chi si dedica a forme di scrittura creativa.

Talora sono sufficienti lievi ritocchi e limature per rendere certi versi molto apprezzabili.

[SM=x142870]


garofano a.
00mercoledì 15 aprile 2015 13:53
Re: Re:
il_rimario, 14/04/2015 09:36:




Gli anacoluti, molto diffusi nei poeti dilettanti, sono costrutti in cui non viene osservata la sintassi normale.

Non sono inseribili ( o almeno non tutti) in una "licenza poetica" espressiva.

Rendono poco chiaro un concetto.

In tale ambito entriamo non nella competenza metrica, ma in un'abilità linguistica, in tutte le sue componenti, che - a mio parere - andrebbe esercitata assiduamente da parte di chi si dedica a forme di scrittura creativa.

Talora sono sufficienti lievi ritocchi e limature per rendere certi versi molto apprezzabili.

[SM=x142870]






Siamo in un forum, se tu sai insegnare io saprò ascoltarti, e ringraziarti.

Ciao Pino [SM=x142870]


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