MiliteAriel
00sabato 18 ottobre 2003 23:56
La solitudine, l’isola di nessuno.
A volte ti chiamano bugiardo, pazzo e senza cuore.
Non sanno, non conoscono la verità, eppure giudicano.
Non sanno che un tempo, quel cuore ora spento, funzionava benissimo, ma il dolore, quelle lacrime mai versate, racchiuse nel cuore, nascoste nell’anima, l’hanno soffocato.
Non pensano che non si può sentire, pur non essendo sordi, non si può vedere, seppure non si sia ciechi.
No, si fermano alla superficie, ti giudicano ; seppure potresti avere fatto mille cose buone, dato tutta la tua persona, ma pagherai anche per un solo errore.
Amici ! In questa isola li dimentichi, perché a nessuno è permesso varcare quella soglia.
Pensieri sconnessi, di una mente febbricitante, non di malattia, ma di tutti i pensieri, le malinconie che, inevitabilmente, scenderanno al cuore, dilaniandolo, straziato ancora una volta, una in più, da cose più grandi.
Verrai considerato infido, ti toglieranno il saluto, sarai emarginato da coloro che, un tempo, ti chiamavano amico/a, ti chiedevano consigli, o semplicemente domandavano “Come va ?”
Ora sei nulla, lo accetti, ti crei un altro cerchio, eppure diffidi, sapendo che altri, dopo di loro, ti volteranno le spalle.
Allora ti rinchiudi, torni alla tua isola di nessuno, dove non ti cercano, non ti chiamano, se non nei ricordi, che incessanti ti fanno visita, anche quando non sono graditi.
Ci provi a rialzarti, ma ogni volta, anche quando ce la fai, c’è qualcuno sempre pronto a colpirti, per farti ricadere, facendoti capire che sei nulla, che appartieni all’isola di nessuno.
Fai schifo, non meriti nulla, se non calci e percosse, ma non fisiche, dove ben presto i lividi sparirebbero, ma dentro, nell’anima ; poi si chiedono perché sei cattivo, arido, menefreghista, anche se non sanno che è solo apparenza.
Anche se ti ghettizzano, ti sbattono in esilio, TU conosci il dolore, lo accetti, ci convivi, forse ti diventa amico ; ma, proprio per questo, non sopporti il dolore, negli occhi, nelle parole altrui.
Coloro che ti ripudiano, non sanno, non vivono il tuo vissuto, giudicano solamente.
Eppure sai, che se un giorno avessero bisogno, TU non sapresti voltargli le spalle, allungheresti la mano, facendoti carico del loro dolore, ben sapendo che quando sarà tutto finito, spariranno di nuovo, lasciandoti ancora una volta nella tua solitudine, a camminare nella desolata isola di nessuno.
Ma il tuo cuore è grande, provi a perdonare chi ti ferisce ; ma chi perdonerà te, per un errore che pagherai per tutta la vita.
Nessuno, forse ; ma nel profondo, già sai che esiste, chi l’ha fatto veramente e ora vive nel tuo cuore, ma non ne conoscerà mai la vera desolazione.