In tranquilla cattività

D'un prima gettati
s'odon alla raduna
d'un ché di mattina prendi freddo
se non ti riscaldi
quando
la notte cala e sarà grigia
sarà che sia; sarà
che non è tardi
rimettersi dell'ora.


Riducendo il ritorno arrivammo prima trapassando il dopo originario
dell'accartocciato bicchiere a piede di cristallo destrogiro. Il mondo era in ritardo di sfere, e noi di sonno


senza riscaldo questa
veglia
che va senza aspettare, e corre
dov'eri ieri e forse
andrai domani


al limitar del giorno
il giorno sale
e il giorno scende,
ha mezze misure già prese:
senza sarto la
notte appunta le stelle e
cuce i rumori,
quelle contraddizioni
di parco e di eterno
sessuati esseri qui
di dove sbagliando
arrivasti, e corretto
all'anice d'un bar
aperto anche di notte
devi ritornare.


nacque il giorno mentre
nasceva, e verrà
quando sarà;
in tranquilla cattività
dormiamo l'adesso è notte
anche se giorno ancora è.

Lunghe attese ritmate da una gestualità che si riflette anche nell'animo. Nell'attesa del nuovo giorno e delle nuova notte in un rincorrersi continuo, una speranza tenue, ma forse non vana, si fa strada.

Questo è quanto ho sentito nella tua poesia, amico.

Felice di averti letto.

Giancarlo



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- Ogni alba è un pizzico d'infinito che ci viene donato assieme ad un pizzico d'arte (cobite)-

[Modificato da Cobite 22/02/2004 9.21]

Prima di partire, un'occhiata cha abbracciasse tutti...e la sorpresa più commossa...
leggerti qui, ancora, Walter,
e viaggiare con te, nei cunicoli della tua poesia, dove mi piaceva e mi piace sempre addentrarmi, per cogliere ogni messaggio velato, dove leggo quello che dentro porto anche io scritto, ma non ho la tua grandezza per manifestarlo.
Porterò con me questa tua creazione, più cara di tutte, perché vi trovo dentro quel Tutto che per il momento mi prende.

A presto e a te, per tutti

ciao sotto, che piacere trovarti qui e lerggerti in tutta tranquillità, assaporando e togliendo i veli, con cui vesti le tue parole....

piaciuta molto

Lucia