Il treno delle nove tarda ancora

cosmicvasco
00domenica 28 giugno 2015 11:21
Il treno delle nove tarda ancora
tra labirinti di ruggine e legno,
un sole rosso, stanco quasi cade
là oltre l'orizzonte per un veloce sonno.

Più nessun viavai, nessuno parla più
anche il megafono sembra russare,
solo il rumore di passi lontani
che solitari suonano voglia di rincasare

rimango solo coi dolci ricordi
dei viaggi al tempo del mio primo amore,
e per un poco torno come ero
un po' più ingenuo, forse un po' migliore

quanta strada su quelle rotaie
e quanta voglia di trovarla mia
al tempo in cui l'attesa mai stancava
per ore fermo in una ferrovia

e d'improvviso mi trovo seduto
in un rosso sedile e guardo fuori
e tutto quel silenzio ora svanisce
s'affolla il lungo treno di tutti i suoi rumori

il conducente fischia, poi si parte
il bigliettaio comincia il suo giro
in tasca qualche soldo e poco altro
due fogli stropicciati e una vecchia biro

il viaggio dura poco, non ci sono fermate
soltanto il capolinea,io solo passeggero
si aprono le porte del vagone
la testa ora è pesante e il ventre leggero

e fuori vedo lei, poi noi, poi niente
e dopo poco due luci da lontano
il megafono si sveglia d'improvviso
tossendo "è in arrivo il treno per Milano"



Raggio di Sole21.
00domenica 28 giugno 2015 18:05
Mi è piaciuta molto. L' inizio particolarmente incisivo cede pian piano il passo ad un andamento discorsivo ma le immagini, particolarmente azzeccate, catturano il lettore, dall' inizio alla fine.
Piaciutissima.

[SM=x142887]

Laura.
cosmicvasco
00domenica 28 giugno 2015 23:11
Grazie molte! Sono tutti esercizi che sto facendo per affinare la tecnica sulle composizioni lunghe, se stanno funzionando bene ne sono felicissimo :P
Rosy.S
00domenica 28 giugno 2015 23:48
cosmicvasco:

Il treno delle nove tarda ancora
tra labirinti di ruggine e legno,
un sole rosso, stanco quasi cade
là oltre l'orizzonte per un veloce sonno.

Più nessun viavai, nessuno parla più
anche il megafono sembra russare,
solo il rumore di passi lontani
che solitari suonano voglia di rincasare

rimango solo coi dolci ricordi
dei viaggi al tempo del mio primo amore,
e per un poco torno come ero
un po' più ingenuo, forse un po' migliore



[................]

e fuori vedo lei, poi noi, poi niente
e dopo poco due luci da lontano
il megafono si sveglia d'improvviso
tossendo "è in arrivo il treno per Milano"






Sinceramente mi sono piaciute le strofe che riporto (le prime tre sarebbero già una poesia completa), poi l'ultima che introduce un'atmosfera quasi surreale e al tempo stesso visivamente concreta...
Sì, quattro strofe che ritengo belle e riuscite; le altre invece non hanno fatto presa su di me: poco incisive e troppo descrittive con particolari che distraggono e allungano inutilmente la poesia; ma naturalmente è solo il mio parere.
Mi piace il titolo.




cosmicvasco
00lunedì 29 giugno 2015 00:04
Re:
Rosy.S, 28/06/2015 23:48:




Sinceramente mi sono piaciute le strofe che riporto (le prime tre sarebbero già una poesia completa), poi l'ultima che introduce un'atmosfera quasi surreale e al tempo stesso visivamente concreta...
Sì, quattro strofe che ritengo belle e riuscite; le altre invece non hanno fatto presa su di me: poco incisive e troppo descrittive con particolari che distraggono e allungano inutilmente la poesia; ma naturalmente è solo il mio parere.
Mi piace il titolo.







Si in effetti hai ragione, ci sono delle strofe tranquillamente cancellabili, però poi non saprei come unire l'ultima al resto :(
Rosy.S
00lunedì 29 giugno 2015 11:29
visto che dici che non sai come collegarla al resto, dopo averla riletta ti fornisco una variante (tu troverai quella che più ti è congeniale, se vorrai) in ase a come farei io:

ho pensato di estrapolare qualche verso dalle strofe successive ma con ovvie modifiche per mantenere il tuo schema con rime e strofe, io però non riesco, laddove ci sono delle rime, a staccarmi dagli endecasillabi: ti esorterei vivamente, quindi ad adeguare anche il resto nelle strofe precedenti a tale metro [SM=x142903] [SM=x142849] [SM=g27827]



ricordo il tempo in cui non mi stancava
stare in attesa in una ferrovia,
sembravano infinite le rotaie
quanto la voglia di trovarla mia

tutto quel silenzio ora svanisce
mi trovo sul sedile e guardo fuori
il conducente fischia, poi si parte
s'affolla il treno di metallici rumori

e resto solo coi dolci ricordi
dei viaggi al tempo del mio primo amore,
ritorno per un poco come ero
più ingenuo forse ma molto migliore

poi si aprono le porte del vagone
e vedo lei, due luci da lontano,
il megafono si sveglia all'improvviso,
sento: "è in arrivo il treno per Milano"



Penso che in questo modo sarebbe più completa ma più essenziale, che ne dici?

Ad ogni modo lavoraci a modo tuo ma stringendo un po'. [SM=x142860]

Ciao.
cosmicvasco
00mercoledì 1 luglio 2015 15:27
Grazie mille per l'interessamento! Adesso vedo di accorciarla un pochino pur mantenendo le immagini
Violadaprile
00mercoledì 1 luglio 2015 20:04
e bravo vasco
ti trovo ogni volta migliore
evidentemente l'esercizio giova

ma non dimenticare mai che prima arriva il cuore, la testa serve poi per aggiustare e limare
ti faccio i miei complimenti sia per i progressi sia per l'umiltà con cui hai cominciato e con cui stai proseguendo
non so con quale immenso coraggio, esponendoti, e provando e riprovando
bravo!
[SM=x142892]
Rosy.S
00mercoledì 1 luglio 2015 22:15
Violadaprile, 01/07/2015 20:04:


ti faccio i miei complimenti sia per i progressi sia per l'umiltà con cui hai cominciato e con cui stai proseguendo
non so con quale immenso coraggio, esponendoti, e provando e riprovando
bravo!
[SM=x142892]



Già, il coraggio:

Non è perché le cose sono difficili che non osiamo, è perché non osiamo che sono difficili.
(Seneca)

Il coraggio non è l’assenza di paura, ma piuttosto il giudizio che c’è qualcos’altro più importante della paura.
(Ambrose Redmoon)


Belli questi aforismi, vero?

William Jimenez T.
00lunedì 20 luglio 2015 04:35
Re:
cosmicvasco, 28/06/2015 11:21:

Il treno delle nove tarda ancora
tra labirinti di ruggine e legno,
un sole rosso, stanco quasi cade
là oltre l'orizzonte per un veloce sonno.

Più nessun viavai, nessuno parla più
anche il megafono sembra russare,
solo il rumore di passi lontani
che solitari suonano voglia di rincasare

rimango solo coi dolci ricordi
dei viaggi al tempo del mio primo amore,
e per un poco torno come ero
un po' più ingenuo, forse un po' migliore

quanta strada su quelle rotaie
e quanta voglia di trovarla mia
al tempo in cui l'attesa mai stancava
per ore fermo in una ferrovia

e d'improvviso mi trovo seduto
in un rosso sedile e guardo fuori
e tutto quel silenzio ora svanisce
s'affolla il lungo treno di tutti i suoi rumori

il conducente fischia, poi si parte
il bigliettaio comincia il suo giro
in tasca qualche soldo e poco altro
due fogli stropicciati e una vecchia biro

il viaggio dura poco, non ci sono fermate
soltanto il capolinea,io solo passeggero
si aprono le porte del vagone
la testa ora è pesante e il ventre leggero

e fuori vedo lei, poi noi, poi niente
e dopo poco due luci da lontano
il megafono si sveglia d'improvviso
tossendo "è in arrivo il treno per Milano"






[IMG]http://i44.tinypic.com/2rlzrt5.jpg[/IMG]

bello aporte
un TREN A MILAN
cargado de nostalgia y recuerdo
will

cosmicvasco
00lunedì 20 luglio 2015 17:31
Re: Re:
William Jimenez T., 20/07/2015 04:35:



[IMG]http://i44.tinypic.com/2rlzrt5.jpg[/IMG]

bello aporte
un TREN A MILAN
cargado de nostalgia y recuerdo
will





Thank you very very much!
Raggio di Sole21.
00martedì 21 luglio 2015 02:44
[QUOTE
]e bravo vasco
ti trovo ogni volta migliore
evidentemente l'esercizio giova



Veramente tanti complimenti: mi trovo allineata con queste affermazioni di Viola. Mentre la leggevo in tutte le sue parti pensavo: "Questo ragazzo ama la musica, chissà se compone anche?" Per un testo musicale si può lavorare si possono adattare tali versi trasformando le parti meno incisive in versi che rimangano (questo veramente lo si fa anche in poesia) tagliando e cucendo come fa un bravo sarto. Intanto copia e incolla su un documento word: creati un archivio personale. Tante volte le poesie o le canzoni devono riposare un po' per poter indossare poi vesti splendide e che tocchino il cuore.
Bravissimo, comunque, le tue poesie sono ogni giorno più belle.
Applausi!

[SM=x142887]

Laura.
cosmicvasco
00mercoledì 22 luglio 2015 07:34
Re:
Raggio di Sole21., 21/07/2015 02:44:

[QUOTE
]e bravo vasco
ti trovo ogni volta migliore
evidentemente l'esercizio giova



Veramente tanti complimenti: mi trovo allineata con queste affermazioni di Viola. Mentre la leggevo in tutte le sue parti pensavo: "Questo ragazzo ama la musica, chissà se compone anche?" Per un testo musicale si può lavorare si possono adattare tali versi trasformando le parti meno incisive in versi che rimangano (questo veramente lo si fa anche in poesia) tagliando e cucendo come fa un bravo sarto. Intanto copia e incolla su un documento word: creati un archivio personale. Tante volte le poesie o le canzoni devono riposare un po' per poter indossare poi vesti splendide e che tocchino il cuore.
Bravissimo, comunque, le tue poesie sono ogni giorno più belle.
Applausi!

[SM=x142887]

Laura.



Grazie infinite, non sapete quanto il vostro apprezzamento significhi per me.
A volte per quanto non mi piace ciò che scrivo non tento nemmeno, cosa stupida e decisamente controproducente.

Forse non avrei dovuto crearci una sorta di storia in questi versi, ma limitarmi a descrivere una scena... che dite?
Grazie ancora! [SM=g1602821]
Raggio di Sole21.
00giovedì 23 luglio 2015 19:47
No, tenta sempre, caro Vasco: non fare come me che molte volte getto la spugna e le pseudo-poesie che scrivo.
Secondo me, la storia è, in questo caso accattivante e il lettore non può che seguirla da cima a fondo. Snellirla? Beh, forse sì, ma non in modo esagerato. Deve rimanere tutto il tuo cuore e devono rimanere le tue emozioni.
Bravo!

[SM=x142887]

Laura.


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