Un fremito d’aria ripercuote
le mie spossate membra nel ricordo.
Solamente un germoglio di silenzio
ti separa dall’urlo anfibio e caldo
di questa silenziosa potenza.
Fragili e candide forme di donna
sono racchiuse nelle mie mani
come guizzi d’anguille selvagge,
come stupendi uccelli tropicali,
carnefice e divino rapimento.
Ed io che mi son perduto
fra selve di frementi desideri
e stremati deserti di lussurie,
alla tua fonte l’anima disseto.
Noi siamo un’unica belva insaziata,
sommersa dall’assalto della notte,
annegata in un mare di sospiri,
dilaniata dall’urto spumoso
del martirio e dell’amore.
Avvolto in un tacito calore
immaginavo il senso delle cose;
ma quel senso era nei tuoi occhi
nel balsamo imperioso del tuo corpo,
nell’abbraccio immenso delle tue braccia.
Oh… quale universo ho trovato…!
E quali sogni ne sono scaturiti…!
Sono ombre d’un’estasi incolta,
percezioni e tormenti sublimali
e sono sete insaziabile di vita.
PS:Ero Geranio, sto reimpostando le mie 3 prime poesie, con il nuovo nickname
spero che comprendiate!
Vostro...
[Modificato da GattoSiberiano 28/06/2003 15.39]