Il regno del poeta

il_rimario
00lunedì 29 giugno 2015 13:03





Il regno del poeta

Il regno del poeta era il gioco
e il sogno - nostra sostanza stessa -
lievità d'animo conversa in versi
che sottraeva peso alla vita

Nell'epoca depressa è rara la poetica
che ci sollevi dal tempo greve.
Ora mi si dice da ridere c'è poco
l'ironia e la leggerezza sono fuori corso

il_rimario


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“Il poeta è un bambino che gioca”

(“Il poeta e la fantasia”- Freud 1908)


“Noi siamo fatti della stessa sostanza di cui sono fatti i sogni”

( Amleto – Shakespeare )















A.Bonelli
00lunedì 29 giugno 2015 13:28
Strano gioco delle coincidenze: anch'io ho scritto, dopo di te, qualcosa di simile e sono contento che ci sia qualcun'altro che la pensa come me...bravo [SM=g27811]
il_rimario
00martedì 30 giugno 2015 08:05
Re:
A.Bonelli, 29/06/2015 13:28:

Strano gioco delle coincidenze: anch'io ho scritto, dopo di te, qualcosa di simile e sono contento che ci sia qualcun'altro che la pensa come me...bravo [SM=g27811]






Gentile Bonelli ho pubblicato questa poesiola quale test : ero sicuro che sarebbe passata inosservata. Decisamente fuori dai canoni attuali presenti in rete.

Ti ringrazio per esserne stato l'eccezione, e per essere in sintonia con un filone poetico perduto.

Prima di interrompere la mia partecipazione,ne lancio ancora una sul tema che credo gradirai: “Fuori dal mazzo”

Buona permanenza
Saluti
Mario


[SM=x142815]


Rosy.S
00giovedì 2 luglio 2015 11:56
ma se uno è depresso, come fa a ridere?

se uno non riesce ad arrivare alla fine del mese con un misero stipendio, come fa a ridere o a giocare?


Non è la poetica che è cambiata, è cambbiato il mondo, o meglio: è il mondo che deve cambiare.


[SM=x142870]
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