IL PIU' IMPORTANTE

fiordineve
00venerdì 18 novembre 2005 01:08
IL PIU' IMPORTANTE


Ero il maggiore di due figli,
mio fratello se n'era andata da casa
seguendo amici poco raccomandabili.

Io sedevo col padre al suo desco
obbedivo ai suoi comandi
gli tenevo compagnia
nelle vuote sere solitarie
quando il pensiero dell'assente
aggrottava le ciglia bianche
del vecchio.

Stava seduto là a guardare l'orizzonte
sera dopo sera, anno dopo anno.

E' faticoso riempire un dolore inespresso
stavo con lui
curavo i suoi interessi
badando a non fargli mai mancare l'amore.

Mio fratello tornò un giorno
l'aria era stanca del caldo afoso
si presentò all'improvviso
sporco e lacero, senza la baldanza
della giovinezza.

Mio padre
lo aveva visto prima che
lui si inginocchiasse.
Si fece una grande festa
un banchetto degno di un sposalizio,
restavo in disparte invidioso, lo ammetto,
a me non aveva mai concesso
un simil trionfo
ed io vivevo con e per lui.

Allora mio padre si alzò e mi venne vicino
dicendomi che io già avevo avuto tutto
la fortuna di essergli stato accanto
la gioia di averlo amato
la mia ricompensa era il suo
incondizionato amore verso di me
suo erede.

Lui che credeva di avere perso un figlio
lo aveva ritrovato
lo poteva osservare, ora, e bearsi
del viso che era divenuto adulto.

Ho capito: gli attori non eravamo noi
figli così maledettamente diversi
sopra noi emergeva la figura
di NOSTRO Padre che tutto perdona.

18/11/2005



MARIA ANTONIETTA - Venite a me, voi tutti che siete affaticati e oppressi, e io vi darò riposo. Gesù


[Modificato da fiordineve 18/11/2005 1.13]

[Modificato da fiordineve 18/11/2005 1.14]

[Modificato da fiordineve 18/11/2005 18.46]

Cobite
00venerdì 18 novembre 2005 09:15
"la fortuna di essergli stato accanto
la gioia di averlo amato
la mia ricompensa era il suo
incondizionato amore verso di me
suo erede.

"
Per quanto mi riguarda questo del padre si chiama egoismo.
Avrebbe potuto fare la festa per i DUE figli rincontrati e non per uno che era tornato a LUI dopo che aveva dilapidato tutta la sua eredità senza nulla dare.

Il figlio rimasto si era ben dato da fare con la rimanete eredità e il lavoro per mantenere lui ed il padre.
Per par condicio a questo punto avrei trovato giusto che il figlio rimasto, essendo erede anche lui, vendesse tutta la sua parte e se ne andasse via, comperando in altro luogo e vivendo del suo lavoro, lasciando il padre al figlio tornato.

[SM=x142892]

Giancarlo cobite

P.S. [SM=g27812] Abbasso i pelandroni.


-- L'Amore sarà l'unica vittoria dell'ultima rivoluzione. Il resto è tempo crudele di non-uomini. (Cobite)--

[Modificato da Cobite 18/11/2005 9.21]

Geneshys
00venerdì 18 novembre 2005 12:06
..beh Dio è tutt'altra cosa.
Ecco cosa ci differenzia da Lui,il pensiero...

Il Vangelo di Luca è comunemente definito “Vangelo della misericordia”...

Mamy hai toccato uno dei temi centrali del Cristianesimo.
Questa è la parabola della nostra vita, è la storia di Dio che ci attende... giacché in noi susstiste il maggiore ed il minore dei figli.
"....suo Padre lo vide e ne ebbe compassione: corse, gli si gettò al collo, lo baciò e ribaciò...."
Questa parabola invita a riflettere sul ruolo di Dio nel mondo...

Grazie ancora
Un abbraccio


gocciarosa
00venerdì 18 novembre 2005 12:25
Dolcissima e azzeccata trasposizione della parabola...mi ha sempre toccato il cuore letta sul vangelo, così arriva diretta all'anima
Sei una grande!
debona
00venerdì 18 novembre 2005 12:46
E' sempre piu' importante
chi se ne va perche' deve
ritrovare la strada del
ritorno. Bellissimo scritto
Fiordineve! [SM=x142922]
fiordineve
00venerdì 18 novembre 2005 18:43


Mi sono sempre identificata col maggiore dei figli, poi mi hanno fatto riflettere alcuni commenti in un corso di teologia.

Ho "ruminato" a lungo ed ho capito che la figura maestosa ed imponente era quella di quel Padre che non smette di attendere il figlio che se ne era andato.

Ora, nessuno la chiama più la parabola del figliol prodigo bensì
"La parabola del Padre Misericordioso" che tutto comprende e tutto perdona.

Cobite: il figlio maggiore ha avuto pure lui feste e banchetti, lui viveva col padre, nulla gli era impedito e nulla gli mancava ed ha partecipato alla riunione col fratello minore.
Era solo egoismo e invidia ciò che provava IL FIGLIO, non il Padre. [SM=x142887]
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