Come il vento soffia sul mare,
in quei giorni di apparente immobilità del mondo,
una brezza s’esibiva piano,
mandata da un sospiro
accarezzava la vecchia giostra ormai arrugginita.
I colori sgargianti dei cavalli ,
tempestati da pietruzze colorate,
perdevano vigore.
Sibila ancora,
mentre sfiora le altalene,
che si muovono stanche ..
Le foglie riposano sulla terra,
in un lungo sonno senza minuti .
La polvere avanza ,
come il tempo che ha sbiadito i sorrisi.
Le risate dei bambini ,
or son solo un eco che giunge lontano
proveniente dai ricordi di cuori abbandonati.
Il silenzio ,
fa da regina e da re,
in quel luogo senza più un nome,
ma con una storia da raccontare.
Ma non v’è nessuno ad ascoltarla,
tranne un Uomo.
Un solo uomo,
ed il suo flauto.
Suona , per quei ferri vecchi
In altri anni amati .
Ed è così,
per tre milioni di miliardi d’anime.
Legate dalla solitudine.
Per le Parole rese mute,
Per il coraggio mancante,
Interdette e convinte a tacere.
S’uccidono fra di loro, senza sparger sangue
Ma rimanendo spente dentro.
Ed è qui, che senti il suono dell’universo.
E’ sempre qui,
che ti sembra che quei cavalli,
costretti a correre nel solito cerchio,
chiudano gli occhi.
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Questo devo dirlo: è una poesia passata che risale al 22-3-08
anche se alla fine è passato un anno e qualcosa di più per me è stato
determinante. Non me la sono sentita di modificarla perchè appartenente
ormai al passato e desidero che rimanga così.
Però nonostante le scelte lessicali che adesso non adopererei più e la forma che non è proprio il massimo,
questa poesia riesce a darmi ancora piccoli brividi... Spero che emozioni in qualche modo anche voi! ![[SM=x142887]](http://www.fioridipensiero.it/forum/smiles/rosetta.gif)